Euro 2025, Inghilterra-Spagna 1-1 (3-1 dcr): le pagelle della Roja tra conferme e delusioni | OneFootball

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·28 de julio de 2025

Euro 2025, Inghilterra-Spagna 1-1 (3-1 dcr): le pagelle della Roja tra conferme e delusioni

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La Spagna chiude al secondo posto l’Europeo Femminile 2025, sconfitta ai rigori dall’Inghilterra dopo l’1-1 dei tempi regolamentari e supplementari. A Basilea, nello stadio St. Jakob-Park, la squadra di Montse Tomé si era portata in vantaggio al 25′ con un gol di Mariona Caldentey su cross preciso di Ona Batlle, prima di subire il pareggio al 57′ firmato da Alessia Russo, di testa su assist di Chloe Kelly.

Dagli undici metri, le inglesi sono state più fredde: tre realizzazioni contro una sola delle spagnole. Decisiva Hannah Hampton, che ha parato due rigori, mentre Salma Paralluelo ha colpito il palo. Non sono bastati i riflessi di Cata Coll, che a sua volta aveva neutralizzato due tiri.


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La Roja esce dall’Europeo con una prestazione convincente ma non sufficiente per alzare il trofeo. Il dominio territoriale e la qualità tecnica restano evidenti, ma la poca efficacia sotto porta e gli errori ai rigori fanno la differenza. A pesare, oltre alla componente emotiva nella lotteria finale, anche un pizzico di sfortuna: il palo colpito da Paralluelo e due rigori parati hanno spento il sogno europeo di una generazione d’oro. Resta però la conferma di una squadra matura, tra le più complete a livello internazionale.

Le pagelle della Spagna

Cata Coll – 7,5 Due rigori parati su cinque non bastano a scrivere il lieto fine. La sua prestazione resta eccellente: sicura tra i pali, reattiva anche nei supplementari. La più lucida.

Ona Batlle – 7 Prestazione solida e attenta in difesa, con buone incursioni offensive. Sicura nel controllo e nella marcatura.

Irene Paredes – 7 Leader di esperienza della retroguardia, guida la linea difensiva con autorevolezza. Non ha colpe sul gol subito.

Laia Alexandri – 6,5 Partita attenta e concentrata, esce stremata nei supplementari dopo una prova di sostanza.

Olga Carmona – 7 Costante e precisa, fa valere la sua fisicità e il senso tattico. Prestazione lineare e preziosa: poche sbavature, tanta concentrazione.

Patri Guijarro – 6,5 Lavoro oscuro ma efficace a centrocampo, tiene bene il ritmo e trasforma il rigore con freddezza.

Aitana Bonmatí – 6 Molto coinvolta nella manovra, ma pesa l’errore dal dischetto. Meno incisiva rispetto al torneo.

Alexia Putellas – 5,5 Entra con aspettative alte ma fatica a incidere. Troppo poco per una giocatrice del suo calibro.

Mariona Caldentey – 6 Inizia bene segnando il gol del vantaggio, ma cala nel finale e sbaglia il rigore decisivo.

Athenea del Castillo – 6,5 Vivace e propositiva, crea occasioni ma cala con il passare dei minuti.

Esther González – 5,5 Si muove molto ma senza concretezza, poco pericolosa in area avversaria.

Salma Paralluelo – 6 Buon impatto nei supplementari, ma sbaglia un rigore cruciale.

Le delusioni della finale

In una partita così equilibrata e decisiva, poche giocate hanno fatto la differenza e proprio in quei momenti alcune protagoniste spagnole non hanno risposto alle attese.

Aitana Bonmatí, simbolo e fulcro tecnico della Spagna, ha sofferto la pressione e non è riuscita a mantenere la lucidità necessaria sul dischetto, commettendo un errore fatale. Sebbene sia stata spesso al centro delle azioni, è mancata quella capacità di trascinare la squadra nei momenti cruciali.

Mariona Caldentey, autrice del gol che aveva illuso la Roja, ha avuto una prova a due facce: lucida e concreta per gran parte del match, ma in difficoltà sul piano mentale nella lotteria finale, quando ha sbagliato il rigore decisivo.

Alexia Putellas, una delle stelle più attese, non è mai riuscita a entrare davvero nella partita. I pochi tocchi e l’incapacità di incidere in zona offensiva sono stati sorprendenti, soprattutto in una finale così importante.

Infine, Esther González ha offerto un contributo generoso sul piano dell’impegno, ma è rimasta anonima in zona gol, senza creare pericoli concreti alla difesa avversaria. Bilancio complesso, tra lucidità iniziale e un epilogo amaro.

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