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·26 de noviembre de 2024
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Manca sempre meno al match tra Torino e Napoli, gara che si svolgerà, allo Stadio Olimpico di Torino, Domenica 1 Dicembre alle ore 15:00.
Il calcio, si sa, è strano e spesso può avere davvero un finale beffardo. I momenti, le circostanze e talvolta anche gli stadi possono essere testimoni di grandi imprese sportive, gli stessi stadi che, nemmeno dieci mesi dopo, vedono quegli eroi cadere, come se la loro impresa sportiva non fosse mai accaduta. È il caso del match tra Torino e Napoli, con lo Stadio Olimpico di Torino che ha rappresentato sia paradiso che inferno per gli azzurri, tutto ciò in soli dieci mesi. Per capire di cosa stiamo parlando, bisogna riavvolgere il nastro e ritornare al 19 Marzo 2023, data in cui il Napoli di Luciano Spalletti, vicinissimo allo storico scudetto, faceva visita al Torino, in una gara che si preannunciava tutt’altro che semplice.
In quel di Torino, fu l’ultima occasione in cui vedemmo il vero Napoli Spallettiano, quello che giocava a memoria e che metteva alle corde chiunque si presentasse dinanzi a sé. Come da copione, anche in quella gara, gli azzurri strapazzarono gli avversari, il tutto in meno di quaranta minuti. Prima Osimhen, poi Kvaratskhelia, annichilirono la squadra di Ivan Juric, mettendo in cassaforte il risultato già nel primo tempo. Nella ripresa ci fu spazio anche per un altro gol di Victor Osimhen, su assist spaziale di Mathias Olivera, ed una rete di Tanguy Ndombele, la sua prima ed unica marcatura stagionale. Il finale è meraviglioso: gli azzurri, al fischio finale del signor Marchetti, andarono a prendersi l’abbraccio dei propri sostenitori, sotto il più classico dei “vinceremo il tricolor!”
Come detto poc’anzi, lo stadio Olimpico di Torino è stato anche teatro di una delle più grandi disfatte recenti azzurre. Era il 7 Gennaio del 2024, nemmeno dieci mesi dopo il tripudio azzurro, che consegnò lo scudetto ai partenopei. Il Napoli, allenato da Walter Mazzarri, che aveva un bisogno disperato di punti per centrare l’Europa, faceva visita al Torino di Ivan Juric, squadra tra le sorprese dello scorso campionato. Gli azzurri, obbligati a vincere, giocavano sotto gli occhi di un attento Antonio Conte, spettatore, non per caso, quel giorno allo stadio Olimpico.
Dopo un primo tempo soporifero, Sanabria aprì le marcature, bucando il portiere azzurro, Pierluigi Gollini, al tramonto del primo tempo. Nel secondo tempo fu un vero e proprio tiro al bersaglio. Dopo l’espulsione di Pasquale Mazzocchi, entrato solamente quattro minuti prima, Vlasic prima e Buongiorno poi mandarono definitivamente al tappeto agli azzurri, mandando la squadra di Mazzarri all’inferno. Dopo quella gara, il Napoli verrà mandato in ritiro dalla dirigenza e ci resterà fino alla semifinale di Supercoppa Italiana.
Al fischio finale, gli azzurri si recano sotto il settore ospiti, ma quella volta non ci fu il caloroso “vinceremo il tricolor” ad attenderli, bensì fischi su fischi, gran parte, oltre che per l’umiliante sconfitta, anche per il pessimo campionato che i partenopei stavano disputando. Iconico fu il commento dei telecronisti di Dazn, i quali sottolinearono come la stessa squadra che, qualche mese prima, aveva dominato il campionato, si trovasse in una situazione complicatissima, proprio dove aveva capito che quel titolo, atteso per oltre tre decenni, stava per arrivare.
Dopo quasi un anno da quel 7 Gennaio, Torino e Napoli tornano a sfidarsi all’Olimpico, in una gara che si preannuncia scoppiettante. Gli azzurri, allenati oggi da Antonio Conte, testimone della disfatta di qualche mese fa, conducono in solitaria la classifica del nostro campionato, mentre il Torino, complice l’impressionante quantità di infortunati, vive un momento complicatissimo. Per gli azzurri, quella della prossima Domenica sarà la prima occasione per cancellare, dalla memoria collettiva dei partenopei, quella che è stata una delle disfatte più grandi della gestione De Laurentiis.
Vincenzo Schiavo
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