Di Livio Juve: «Serve uscire dall’anonimato, mi spiace per Motta: si vede che sta dando un’impronta, ma alla fine conta solo una cosa» | OneFootball

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·27 de enero de 2025

Di Livio Juve: «Serve uscire dall’anonimato, mi spiace per Motta: si vede che sta dando un’impronta, ma alla fine conta solo una cosa»

Imagen del artículo:Di Livio Juve: «Serve uscire dall’anonimato, mi spiace per Motta: si vede che sta dando un’impronta, ma alla fine conta solo una cosa»

Le parole di Angelo Di Livio, ex calciatore della Juve, dopo il ko dei bianconeri al Maradona contro il Napoli

Angelo Di Livio ha parlato a Tuttosport dopo la sconfitta della Juve contro il Napoli, la prima in campionato per i bianconeri, ma che è l’ennesimo campanello d’allarme per la squadra di Motta: di seguito le sue parole.

SCONFITTA A NAPOLI – «Mi aspettavo un secondo tempo più coraggioso al Maradona da parte della Juventus, invece il Napoli ha asfaltato i bianconeri. Una sconfitta che fa male. Dispiace soprattutto alla luce di un buon primo tempo che aveva un po’ illuso».


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COSA BISOGNA FARE ADESSO – «Adesso bisogna darci dentro, serve continuità di prestazioni e soprattutto vittorie per uscire dall’anonimato e raggiungere il quarto posto».

KOLO MUANI – «Si è presentato bene e ha fatto un bel gol. È un giocatore che può coprire tanti ruoli in avanti. Kolo Muani non è ancora al top e deve recuperare la condizione, ma ho fiducia in lui e mi piacerebbe vederlo in coppia con Vlahovic».

VLAHOVIC – «Vado controcorrente rispetto all’opinione pubblica: io darei fiducia a Dusan. I suoi gol Vlahovic li sempre fatti e può essere ancora utile alla Juve».

LO VENDEREBBE CAMBIASO AL CITY – «A me Andrea piace tantissimo, ma 60 milioni sono tanti e a quella cifra si rischia di non poter dire di no…».

RIMPIANTO CONTE PER I BIANCONERI – «La partita di sabato l’ha vinta Antonio Conte, che tra il primo e il secondo tempo ha ribaltato e sprofondato la squadra. Abbiamo visto un Napoli completamente diverso nella ripresa. Conte è bravo, inutile nasconderlo: vanno dati i meriti a un allenatore che ha stravolto una squadra che l’anno scorso era arrivata decimae adesso è prima in classifica. Il merito è di Antonio: dovunque va, porta risultati: è una garanzia. Dispiace per Motta, lo vedo che sta dando una impronta. È al suo primo anno in un grande club e ci sta provando a fare qualcosa. Si può anche vincere non giocando benissimo: alla fine contano più i risultati del bel gioco».

VOGLIA DI VINCERE – «Manca quella mentalità, ma i giocatori dovrebbero metterci più del loro. Noto assenza di personalità e cattiveria agonistica».

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