Lazionews24
·7 de agosto de 2025
De Grandis analizza: «Dia mi è sempre piaciuto. Se si fa il 4-3-3 più alto e serve uno veloce e forte in area di rigore»

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·7 de agosto de 2025
Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, il giornalista sportivo Stefano De Grandis ha analizzato l’amichevole disputata sabato dalla Lazio contro il Burnley, soffermandosi sulle prime indicazioni emerse in vista dell’esordio stagionale contro il Como. In particolare, De Grandis ha evidenziato alcuni spunti interessanti relativi alla composizione del centrocampo e ai ballottaggi ancora aperti in diverse zone del campo, elementi che Sarri dovrà risolvere nei prossimi giorni per definire l’undici titolare. Ecco le sue parole:
FELIPE ANDERSON – «Felipe Anderson nella prima annata ci mostrava uno sprint pazzesco. Quand’era tornato non aveva più quello sprint secco, ma si era educato tatticamente. Secondo me ha fatto un tragitto importante alla Lazio»
BURNLEY – «La Lazio contro il Burnley può pagare la differenza di ritmo e di forza. Questo è un tipo di prova che permette di fare un piccolo passo avanti» CENTROCAMPO – «Penso che sia necessario continuare a testare Dele-Bashiru. Penso sia un delitto buttare a mare il Rovella dello scorso anno. Credo sia obbligatorio recuperare il giocatore. La Lazio ha bisogno del centrocampo per aumentare la quota gol. Una squadra deve segnare con i centrocampisti. La difficoltà di sognare, di pensare a un obiettivo e che ti porti a un certo tipo di percorso. Però ci sono sempre delle dichiarazioni che raffreddano gli entusiasmi. Questo è il vero peccato»
ATTACCO – «Dia mi è sempre piaciuto. Lo scorso anno in attacco faticava perché la squadra era bassa e si doveva appoggiare a Castellanos. Se si fa il 4-3-3 più alto e serve uno veloce e forte in area di rigore allora Dia ci può stare. Credo che a Castellanos manca due cose: la velocità di base e l’aspetto realizzativo».