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Alessandro De Felice·12 de junio de 2023
🧢 Da Sacchi e Capello ad Allegri: gli allenatori di Berlusconi al Milan

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Alessandro De Felice·12 de junio de 2023
Otto scudetti e cinque Coppe dei Campioni/Champions League, ma non solo. Nel giorno della sua morte il calcio saluta Silvio Berlusconi, il presidente più vincente nella storia del Milan.
L’ex Premier è scomparso all’età di 86 anni, trentuno dei quali passati alla guida del club rossonero. Un percorso fatto di 29 trofei nazionali e internazionali dal 20 febbraio del 1986 fino al 13 aprile del 2017.
Un’avventura nel mondo del calcio lunga oltre tre decenni con tanti allenatori alla guida del club rossonero: ecco tutti i tecnici dell’era Berlusconi.
Il primo allenatore dell’era Berlusconi, lo svedese ha guidato i rossoneri dal 1984 al 1987 senza vincere trofei.
Il “profeta di Fusignano” ha allenato due volte il Milan, prima dal 1987 al 1991 e poi nella stagione 1996-1997.
Scelto su volontà forte del Cavaliere, Sacchi ha conquistato due Coppe dei Campioni, uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, due Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali.
Proprio come Sacchi, anche Fabio Capello ha guidato il Milan di Silvio Berlusconi proseguendo il lavoro del ‘profeta di Fusignano, dal 1991 al 1996 e nella stagione 1997-1998.
In bacheca quattro scudetti, una Champions, Supercoppa europea e 3 Supercoppe italiane.
Giusto il tempo di perdere una Supercoppa Italiana contro la Fiorentina. Dura poco l’avventura di Oscar Tabarez sulla panchina rossonera nella stagione 1996/1997: arriverà l’esonero nel corso dell’annata.
Uno scudetto vinto in rimonta sulla Lazio e la difesa a tre che proprio non piaceva al presidente. L’avventura di Alberto Zaccheroni dal 1998 al 2001 è racchiuse in queste due slide.
Chiamato a sostituire l’esonerato Zaccheroni, non riuscirà a portare a casa trofei in quella stagione.
L’idea Rui Costa trequartista stuzzica la fantasia di Berlusconi, ma i risultati non arrivano – così come i trofei – ed è costretto ad abbandonare presto la guida tecnica del Milan.
Un binomio vincente lungo ben otto anni. Ancelotti resta alla guida del Milan dal 2001 al 2009 e porta a casa due Champions League, una Scudetto, un Mondiale per Club, due Supercoppe Europee, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
C’è anche lui nella lista degli allenatori dell’era Berlusconi. Allena una stagione, quella 2009/2010, il Milan senza vincere trofei.
Uno scudetto e una Supercoppa in bacheca, ma il feeling con Berlusconi fatica a scattare per visioni diverse dal punto di vista tattico. Resta alla guida del Milan dal 2010 al 2014.
Il primo allenatore della nuova generazione degli ex prima calciatori e poi allenatori sotto la guida di Silvio Berlusconi. L’olandese non rispetta le aspettative e verrà esonerato.
Dopo i successi con la Primavera, viene promosso in prima squadra nella stagione 2014/2015. Terminerà al decimo posto, risultato che non basta per la conferma.
I caratteri forti portano a tensioni continue. Nell’annata 2015/2016 arriva quasi a fine campionato ma 5 gare senza vincere di fila portano all’esonero.
Chiamato al posto di Mihajlovic nel finale di stagione, perde la finale di Coppa Italia contro la Juventus e ottiene due vittorie, due pareggi, due sconfitte in campionato. Troppo poco.
L’ultimo allenatore dell’era Berlusconi al Milan, quello del 29esimo e ultimo trofeo. Vince la Supercoppa. “Montella? È bravo, ma abbiamo idee diverse” il commento del Cavaliere.
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