Conte si PRESENTA al Napoli e SFIDA l’Inter: «Lo scorso anno 40 punti di distacco dalla prima, dobbiamo ammazzare sportivamente chi ci sta davanti» | OneFootball

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·26 de junio de 2024

Conte si PRESENTA al Napoli e SFIDA l’Inter: «Lo scorso anno 40 punti di distacco dalla prima, dobbiamo ammazzare sportivamente chi ci sta davanti»

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Antonio Conte si presenta come nuovo allenatore del Napoli, parla del gap con l’Inter e lancia la sfida alla sua ex squadra

Intervenuto in conferenza stampa dal Palazzo Reale per la sua presentazione come nuovo allenatore del Napoli, arrivano le prime parole di Antonio Conte. Ecco alcuni estratti con riferimenti anche alla sfida lanciata all’Inter per lo scudetto e per competere in futuro con i nerazzurri.

ACCOGLIENZA – «È la prima volta che vengo presentato così e c’è un filo di emozione nonostante abbia una carriera abbastanza lunga da calciatore e allenatore. Sicuramente c’è un filo di emozione. Vi ringrazio e ringrazio Napoli. Prima di ricevere di solito do qualcosa, qui è successo il contrario: ora devo restituire».


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COSA DARA’ – «Prometto serietà, una parola spesso sottovalutata. La serietà di dare tutto per il Napoli, nel trasmettere la mia cultura lavorativa e la mia mentalità e le mie idee calcistiche. L’obiettivo, al di là del primeggiare e scrivere la storia è quello di rendere orgogliosi i propri tifosi. I tifosi devono riconoscersi nella squadra. Dobbiamo renderli orgogliosi, nell’impegno profuso e del calcio giocato. C’è la vittoria e la sconfitta, ma dovremo sempre sudare la maglia. Questo posso prometterlo: daremo il massimo e anche di più».

SCELTA NAPOLI E CONTATTI CON ALTRE SOCIETÁ – «Ho scelto Napoli per il progetto, ho firmato per tre anni. Con il presidente vogliamo far diventare Napoli il prima possibile un’alternativa possibile alle solite note. Il Napoli ha fatto le coppe per 14 anni, significa che la gestione è stata giusta, si è vinto uno scudetto, oggi c’è da ricominciare e ricostruire. Chi ha tempo non aspetti tempo e cercheremo di prenderci subito questa responsabilità. Questo progetto mi ha dato entusiasmo e mi ha fatto sentire qualcosa in pancia. Dall’estero mi era arrivata qualche proposta interessante, ma col presidente ci era eravamo promessi di fare qualcosa e abbiamo trovato la giusta quadra».

IL GAP CON L’INTER – «L’anno scorso il Napoli è arrivato a 40 punti dalla squadra che ha vinto il campionato, un distacco abissale dalle prime che l’ha portata fuori dall’Europa dopo 14 anni. Non possiamo mettere la testa sotto la sabbia e pensare che cambiando allenatore tutto diventi facile. Io ho detto che c’è un progetto, non possiamo competere con le solite note sul piano del monte ingaggi, ma possiamo competere creando basi solide con la cultura del lavoro. Dobbiamo avere voglia, determinazione e sacrificio. Dobbiamo lavorare, ammazzare sportivamente chi ci sta davanti: su questo piano non deve batterci nessuno, non dobbiamo essere secondi a nessuno. Se riusciamo a fare questo, possiamo colmare il gap accorciando i tempi. Sapete che non voglio fare il comprimario, non ho tanta pazienza».

A QUALE ALTRA ESPERIENZA PRECEDENTE ACCOMUNO QUESTA DEL NAPOLI? – «L’unica esperienza in comune con il Napoli è il Chelsea, che arrivò decimo dopo aver vinto la Premier. L’anno dopo vincemmo il campionato, sinceramente penso che fu fatto qualcosa di incredibile contro le superpotenze che ci sono nel calcio inglese. Io non posso promettere la vittoria perché vince solo una squadra, io posso promettere che noi cominceremo un percorso per essere competitivi. Dico spesso: ‘testa bassa e pedalare’. Dobbiamo fare i fatti, non fare proclami dicendo che ‘rompiamo tutto’. Non sono il tipo che vende aria fritta, dobbiamo stare zitti quest’anno e pedalare cercando di recuperare il terreno perso».

LUKAKU – «C’è tanta voglia di ripartire, non bisogna farsi prendere dal panico ripensando all’anno scorso, ma bisogna essere freddi e analitici. I giocatori sono validi, cercheremo di fare cose mirate per avere benefici per rinforzarci. Le competenze sono importanti, io so che posso migliorare i calciatori ma so che posso contare su una buona base. Lukaku è un grande giocatore, come Osimhen, quando ci sono si spera sempre di averli sempre dalla propria parte».

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