Juventusnews24
·25 de febrero de 2025
Conferenza stampa D’Aversa: «Non pensiamo al campionato, a Torino per fare la nostra partita. Alla squadra dico questo»
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·25 de febrero de 2025
Alla vigilia di Juve–Empoli, D’Aversa ha presentato il match di Coppa Italia in conferenza stampa. Le sue parole.
5-0 ATALANTA – «Da salvare c’è poco. L’unica cosa di cui mi sento di salvare è che ha esordito un ragazzo del 2008, mi è dispiaciuto che non abbia fatto gol. Lui potrebbe un potenziale per il futuro, sarebbe stato importante. Dobbiamo essere consapevoli e arrabbiati, voglio ringraziare i tifosi perché ci hanno sostenuto fino alla fine. Sono rientrato che ero troppo arrabbiato e non sono andato sotto la Maratona, mi è dispiaciuto e me ne scuso, ma ho un brutto rapporto con la sconfitta. Per il raggiungimento del nostro obiettivo, sono importantissimi».
CAMBI DI FORMAZIONE – «Sicuramente sì, ci sarà qualche giovane che può partire anche dall’inizio. L’ho sempre fatto in Coppa Italia e ci sono stati dei risultati. Devo ragionare su chi può essere più prestativo. Non andiamo a Torino per fare figure, dobbiamo andare in campo per cercare di fare la partita. In questo momento è difficile pensare in maniera positiva, ma a Torino abbiamo fatto bene qualche tempo fa».
CHI RECUPERA – «Ismajli dovrebbe far parte dei convocati, poi decideremo il minutaggio e se farlo partire dall’inizio. Per noi è un calciatore molto importante di cui abbiamo sentito la mancanza».
PENSIERO AL GENOA? – «Ci sono delle valutazioni nel momento in cui vedo che difficilmente si può recuperare. Siamo numericamente pochi, Gyasi era diffidato e le ha fatte tutte, era giusto toglierlo e preservarlo. Avrei voluto farlo anche per Cacace, non è stato possibile. In questo momento dobbiamo pensare alla Coppa Italia, siamo stati talmente bravi in passato che non possiamo permetterci di non pensarci. Credo sia giusto che affrontiamo la partita nel modo giusto. Quando siamo sportivi si nasce col sogno di andare in certi stadi e contro avversari come la Juve. La partita ci serve per ripartire dopo quello ce è successo».
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