Lazionews24
·20 de septiembre de 2024
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Vigilia di campionato per la Lazio, con il mister Marco Baroni che presenta in conferenza la sfida alla Fiorentina. Lazionews24 segue live l’evento.
CHE LAZIO SERVIRA’ – «Partita complicata come tutte. Sappiamo le difficoltà e come ci arriviamo, la squadra sta bene. Ha svolto una settimana di lavoro buona, anche se non è proprio una settimana intera. Abbiamo domani la rifinitura».
CASTELLANOS E GIGOT – «Taty fortunatamente non ha nulla di importante ma non voglio rischiare. Gigot ha avuto questo problema ieri, non sarà disponibile».
FARE TURNOVER – «La vedo in una maniera opposta a Sarri, ma non perchè non sono d’accordo. Non si può prescindere dall’utilizzo di tutti. Porto avanti questo pensiero e devo essere coerente. Devo tenere tutti con un livello prestativo alto, per farlo bisogna mettere i giocatori. Non mi piace chiamarlo turnover, mi piace pensare a 20 titolari, giocatori che poi si possono passare il testimone durante la partita, in competizioni dove diventa difficile fare delle gare e tenerne 3 in una settimana».
CHI GIOCA AL POSTO DI CASTELLANOS – «Ci sono due soluzioni, uno che parte e uno che subentra che sono Pedro e Noslin sicuramente».
LAZIO CORAGGIOSA IN TRASFERTA – «Il fatto che abbiamo tre trasferte… Arrivano perchè la squadra deve avere lo stesso atteggiamento, non c’è più casa o fuori casa. Sappiamo benissimo che giocare davanti al nostro pubblico è straordinario, allo stesso modo fuori il campo è lo stesso. E’ un fatto mentale, come mi avevo detto del risultato in corso. Dobbiamo essere sempre gli stessi a prescindere dal risultato numerico. Mi aspetto una crescita importante da questo punto di vista».
ALLENARE LA FIORENTINA IN PASSATO – «E’ una partita speciale al di là di tutto. La Fiorentina è stata quella che mi ha permesso di esordire in A. Le voci ci sono state, ma mai cose concrete. Da questo punto di vista non mi piace pensare a cose personali durante la partita. Giochiamo contro una squadra che ha fatto buone partite, ha un organico importante. Davanti al suo pubblico vorrà cercare la prima vittoria, ma noi andiamo lì perchè è il primo nuovo test fuori casa, va affrontato centrando la prestazione con gli stessi presupposti avuti in casa».
GIOCARE DI DOMENICA – «Chiaro che in queste situazioni non è un fatto di polemica, ma avere qualche giorno in più sarebbe meglio. La prendiamo sabato e la testa è lì dentro. Quando ci sono cose di cui non ho il controllo evito il pensiero perchè porta via energie».
EQUILIBRIO SULLE FASCE – «Dobbiamo attaccare da entrambi i lati, mi sembra che a Udine solo Lazzari fece 13 cross. Con questo sistema si lavora sugli esterni, abbiamo la possibilità per come è strutturato il gioco di andare lì. E’ chiaro che si lavora con entrambi. A volte quando si parlava di equilibrio, nell’avere i terzini alti bisogna mantenere l’equilibrio con i mediani. Una cosa che ho rafforzato è che siamo la squadra che ha concesso meno ingressi in area avversaria. Quattro partite sono poche per fare valutazioni, ma questo è un dato importante. Il fatto che ci difendiamo, che pressiamo più alti ce ne fa beneficiare».
RUOLO DI CASTROVILLI – «Gaetano può lavorare in tutti i ruoli di centrocampo, può fare anche il mediano. In questo momento Dia sta facendo benissimo, non mi piace spostarli se stanno facendo bene in una posizione. Ma non è detto che non ci siano cambiamenti. Noslin prima punta è una soluzione su cui abbiamo lavorato».
ROMAGNOLI DEVE FARE DI PIU’ – «Alessio non è in discussione. Poi è chiaro che nell’ottica delle gare possono esserci variazioni. E’ un punto fermo, ha lettura, personalità, sviluppo… In questo momento ho tanti titolari, questa è la cosa che voglio portare avanti con la squadra ed è il messaggio che voglio dare all’esterno».
TITOLARE SULLA DESTRA – «Vorrei portarvi sul mio pensiero. Quando si parla di equilibrio, nel calcio le fasi sono due. Non si può pensare in 90 minuti, altrimenti l’equilibrio non si tiene. Devono sparare tutto, pensare a 60 minuti, per la compattezza di squadra serve sacrificio nelle due fasi. Tchaouna ha fatto bene, ma anche Isaksen. Ha pagato con il Milan la partita, lo spessore, ma queste sono situazioni che verranno poi sistemate. Io non ho nessun dubbio, il fatto che ci siano due titolari nello stesso ruolo è importante. Devo passarlo alla squadra essendo coerente».
JURIC ALLA ROMA – «Non mi esprimo. Quando un collega viene sostituito dispiace sempre, però il derby, che sarà fondamentale, non è una cosa a cui pensare ora».
PUNTI DEBOLI DELLA FIORENTINA – «Siamo le due squadre che hanno tirato più in porta. Sarà una partita dove entrambe le squadre attaccheranno, sarà una gara spettacolare. Ci sono tante situazioni nella Fiorentina, c’è gamba, c’è qualità, bisogna essere attenti sulle palle inattive. Ci hanno fatto tre gol su palli inattive e Biraghi calcia molto bene. Quello che torno a chiedere ai miei ragazzi è l’aspetto prestativo, che non possiamo sbagliare. E’ la prima di tre gare che andiamo ad affrontare fuori casa, l’aspetto prestativo deve essere lo stesso».
NUMERO DI GOL SUBITI – «Si parla anche di questo quando parlo di equilibrio. Ci sarà bisogno di corsa, compattezza perchè loro hanno soluzioni, qualità tra le linee. Sarà una gara dove servirà andare forte, dobbiamo essere pronti prestativamente».
CAMBIA IL GIOCO SENZA IL TATY – «Lavoriamo su tre modalità di cross. Nel calcio ormai è difficile entrare dentro, si lavora per questo. La squadra offensivamente ha avuto tante soluzioni, non solo sull’attacco esterno. Su questo noi ci lavoriamo tutta la settimana, da questo punto di vista cerco semplicemente di mettere la squadra nelle condizioni di sviluppare al meglio le sue qualità. Se ho esterni bravi vado sull’esterno. Riempire l’area è una componente importante per fare gol. Sotto questo aspetto non cambierà niente l’eventuale mancanza di un giocatore fondamentale e indispensabile. La forza della squadra è avere questo aspetto mentale di sopperire a un’assenza».
A CHE PUNTO E’ LA SQUADRA – «Il pressing è una cosa che vogliamo portare, quando giochi con tanti giocatori offensivi di qualità è meglio tenerli più vicini alla nostra porta. Ecco perchè cerchiamo la riconquista nella metà campo avversaria, per fare meno corse possibili. Anche se poi nell’equilibrio le cose vanno fatte».
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