Calcio e Finanza
·23 de marzo de 2025
Concerti e stadi: il nuovo Old Trafford punta a entrare in un business milionario

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·23 de marzo de 2025
Nel piano per il nuovo Old Trafford, il socio di minoranza, ma vero factotum del club, Sir Jim Ratcliffe, avrà sicuramente pensato al lato calcistico di tale operazione, che dovrebbe aggirarsi sui 2 miliardi di sterline, ma anche a quello musicale e dell’intrattenimento.
Come riporta il quotidiano The Telegraph, l’Old Trafford non ospita un concerto dal 2018 quando fu una tappa del tour dei Rolling Stones. Da allora, per scelta del club dovuta ai danni subiti quella volta dal manto erboso, il Teatro dei Sogni è rimasto senza musica. Ma in quell’esatto periodo ecco che i concerti-evento in giro per l’Inghilterra si sono moltiplicati.
In prima fila, ovviamente, c’è Wembley che nel 2025 ospiterà il numero record di 25 concerti. Un numero che potrebbe addirittura crescere nel corso delle prossime settimane. Ma poi non vanno dimenticati gli impianti appena realizzati come il Tottenham Hotspur Stadium.
Eventi che permettono una importante fonte di ricavi per le società che li ospitano. Una ricca torta che non vede più il Manchester United come commensale. Ma le cose, come detto, sono pronte a cambiare, anche se ci vorrà ancora del tempo per vedere il progetto di Ratcliffe passare dalle carte alla realtà.
Basti pensare che il già citato Tottenham Hotspur Stadium, costato 1 miliardo di sterline, in attesa di vedere gli Spurs protagonisti in campo, garantisce un flusso di introiti continuo per il club, anche grazie ai concerti. Gli appuntamenti musicali nell’impianto londinese per la prossima estate sono già 15, il triplo rispetto al 2024 e con quasi la metà che si riferiscono alle date del tour mondiale di Beyoncé. E poi non va dimenticato l’accordo fra il Tottenham e la NFL.
Ma non solo impianti appena realizzati, a differenza di Old Trafford, Anfield continua a suscitare un certo fascino, sia per il calcio giocato sia per gli appuntamenti musicali. Nell’estate 2025 la casa del Liverpool sarà protagonista con sei concerti. Fra questi ci saranno due date di Bruce Springsteen. Mentre l’Emirates Stadium ospiterà due concerti di Robbie Williams.
Rimane a secco anche l’altra sponda di Manchester, ma solamente perché l’Etihad Stadium sarà oggetto di importanti lavori di ristrutturazione questa estate. Dal canto suo il Chelsea ospita a Stamford Bridge concerti da poche centinai di persone nelle proprie sale interne da una capienza massima di 550 persone.
A trainare il mondo dei concerti negli stadi, che non si limitano certamente a quelli di proprietà delle Big Six, sono certamente Wembley e il Tottenham Hotspur. Rispettivamente, le due proprietà hanno ottenuto il permesso lo scorso anno di aumentare il numero massimo di eventi da ospitare. Il primo è passato quindi da 46 a 54, mentre lo stadio del Tottenham potrà avere 30 concerti, rispetto ai 16 previsti precedentemente.
Se i numeri dei ricavi provenienti dai concerti sono ben custoditi dai club, certamente un grande evento musicale si può paragonare alla media di incasso che si genera per una partita. Se si pensa che le società inglesi guadagnano circa 5 milioni di sterline a partita di media, ecco che avere tanti concerti può portare quasi a raddoppiare gli incassi derivanti solamente dagli appuntamenti calcistici. In media, comunque, un singolo concerto permette ai club di guadagnare meno rispetto alla partita. In questo discorso rientra solamente il canone di affitto, mentre calcolare gli introiti derivanti da cibo e bevande, per cui i club potrebbero incassare una percentuale variabile, resta più difficile.
Ma questi numeri nascosti attraggono, e non poco, Sir Jim Ratcliffe che ha intenzione di portare il nuovo Old Trafford a essere considerato il “Wembley del Nord” e non solo per il calcio. Infatti, con la sua capienza prevista da 100mila posti è pronto a irrompere nella scena musicale. Ma per farlo si dovrà aspettare ancora qualche anno, in cui lo United sarà ancora esclusa dalla torta da milioni e milioni di euro che l’industria musicale inietta nelle società calcistiche inglesi ogni estate.
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