Calcio e Finanza
·20 de junio de 2025
Chelsea, la FA accusa Mudryk di doping: rischia quattro anni di squalifica

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·20 de junio de 2025
Mykhailo Mudryk, uno degli acquisiti più cari degli ultimi anni per il Chelsea (pagato 70 milioni di euro a gennaio 2023 per portarlo a Londra dallo Shakhtar Donetsk), rischia di compromettere la propria carriera nonostante sia nato solamente nel 2001.
Infatti, come riporta il quotidiano inglese The Guardian, l’esterno di attacco ucraino dei Blues, con cui non gioca da fine novembre, è attualmente stato sospeso dalla Football Association a data da destinarsi per violazioni in materia di doping.
Ma la situazione per Mudryk potrebbe peggiorare, visto che rischia di andare incontro a una lunga squalifica. Infatti, secondo il regolamento della FA, il calciatore classe 2001 potrebbe essere squalificato fino a quattro anni per essere stato trovato positivo al meldonium durante un controllo antidoping lo scorso anno.
Il meldonium è principio attivo impiegato nel trattamento delle coronaropatie in virtù della sua possibile capacità di vasodilatazione delle coronarie che andrebbe così a migliorare il flusso sanguigno, da qui il divieto di usarlo per i calciatori professionisti.
In merito alla vicenda Mudryk, un portavoce della FA ha dichiarato: «Possiamo confermare che Mykhailo Mudryk è stato accusato di violazioni delle norme antidoping, per la presunta presenza e/o uso di una sostanza proibita, ai sensi dei Regolamenti 3 e 4 del Regolamento Antidoping della FA. Trattandosi di un caso in corso, non possiamo rilasciare ulteriori commenti al momento».
Da parte sua il calciatore, che continua a essere tesserato per il Chelsea con cui ha un contratto fino al 30 giugno 2031, ha assunto lo studio legale Morgan Sports Law per occuparsi del suo caso dopo la sospensione provvisoria. Lo stesso studio ha rappresentato in passato l’ex centrocampista della Juventus, Paul Pogba, nel ricorso contro una squalifica per doping di quattro anni, ridotta a 18 mesi dal Tribunale Arbitrale dello Sport e scaduta lo scorso marzo.
Nelle scorse settimane, Mudryk ha negato con forza di aver infranto consapevolmente le regole. Le ultime indiscrezioni parlano di un test antidoping non superato nell’agosto scorso. «Posso confermare di essere stato informato che un campione da me fornito alla FA conteneva una sostanza vietata – aveva scritto a dicembre Mudryk sui propri canali social ufficiali –. Questo mi ha completamente sorpreso, perché non ho mai assunto consapevolmente sostanze proibite né violato alcuna regola, e sto collaborando strettamente con il mio team per capire come ciò sia potuto accadere. So di non aver fatto nulla di sbagliato e spero di tornare presto in campo. Al momento non posso dire di più a causa della riservatezza del procedimento, ma lo farò appena possibile».
Come successo per Pogba, in questo periodo di sospensione prima della eventuale squalifica, Mudryk non è autorizzato ad allenarsi insieme ai compagni del Chelsea nella sede del club di Cobham, ma nemmeno con i tesserati della società al di fuori delle strutture del club. Nonostante ciò, il calciatore ucraino era presente a Wroclaw per festeggiare la vittoria della Conference League dei Blues contro il Betis.