PianetaSerieB
·12 de diciembre de 2024
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Nuovo giro, nuova corsa, nuovo episodio della rubrica Che fine ha fatto: il protagonista di oggi è Sandro Tovalieri.
Tovalieri è nato a Pomezia il 25/02/1965. Da romano, è cresciuto e maturato nelle giovanili della Roma. Qui è stato formato e preparato al grande calcio. Il 1982-1983 ha rappresentato uno snodo cruciale per la sua carriera. Ha vinto da protagonista il campionato di Viareggio con la formazione della Primavera giallorossa. Aspetto che gli è valso anche il “premio” di essere convocato una volta in prima squadra, a 17 anni. La Roma ha visto in lui del talento, motivo per cui è stato mandato in prestito per crescere e mettere nel bagaglio esperienza.
L’anno successivo è stato quello che ha segnato il suo esordio in Serie B. Due anni molto buoni in cadetteria gli hanno consentito di effettuare due stagioni più tardi il ritorno alla Roma. Con il Pescara prima e con l’Arezzo poi, ha totalizzato 20 gol, dieci a stagione. “Paga” il salto di categoria, motivo per cui dopo due stagioni in Serie A ha fatto ritorno in B. Di nuovo con la maglia dell’Arezzo. Quattro gol in 17 presenze non sono state sufficienti per aiutare i suoi a centrare la salvezza. La retrocessione è stato un punto cruciale che lo ha costretto a ripartire dalla Serie C. L’Ancona nel 1990 lo ha prelevato, per portarlo di nuovo nella seconda serie. A cavallo di questi anni ha disputato in Serie B quattro stagioni, due con i Dorici e due con il Bari. Questa continuità gli ha consentito di ritrovare lo smalto migliore e al secondo anno in Puglia ha aiutato con 14 gol la squadra a raggiungere la Promozione. Dopo averla raggiunta, in due anni ha cambiato quattro squadre in Serie A. È tornato in Serie B per la stagione 1997-1998, con la maglia del Perugia. In 26 presenze ha messo a segno 11 gol, tra campionato e play-off, trovando un’altra Promozione. Ha chiuso la sua avventura in Serie B nel 1998-1999 con la maglia della Ternana, senza riuscire ad incidere: ha chiuso l’avventura con 20 presenze e un solo gol.
Dopo aver deciso di dire basta al calcio giocato, ha iniziato un lungo percorso da allenatore, dedicandosi in particolare modo ai giovani. La Roma gli ha affidato per diversi anni la guida delle squadre giovanili. Ha ampliato poi i suoi orizzonti, sposando anche da dirigente diversi progetti dilettantistici. Attualmente è il responsabile dell’area tecnica del NF Ardea.
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