Calcio e Finanza
·24 de agosto de 2025
Cellino perde il ricorso: il nuovo Brescia può continuare a giocare al Rigamonti

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·24 de agosto de 2025
L’era dell’Union Brescia, la nuova società nata dalle ceneri delle Rondinelle, è iniziata con una sconfitta per mano dell’Arzignano nel girone A di Serie C. Un esordio amaro ma che ha confermato il grande legame fra la squadra lombarda e il suo pubblico.
Un legame che si vivrà allo stadio Rigamonti, teatro della partita di ieri ma anche delle prossime. Infatti, come riporta Il Corriere della Sera-Brescia, con un’ordinanza pubblicata sabato il Tribunale ha respinto il ricorso presentato dal Brescia Calcio S.p.A., portata avanti dall’ex patron Massimo Cellino, che chiedeva il sequestro giudiziario e il divieto di utilizzo delle strutture mobili presenti nello stadio Rigamonti, di proprietà comunale. Nel mirino c’erano tribune, pitch box e altre attrezzature utilizzate dall’Union Brescia.
Il giudice, accogliendo la linea difensiva del Comune schierato con la nuova società di Giuseppe Pasini, ha stabilito che non esiste alcun rischio di alterazione, danneggiamento, confusione o sottrazione dei beni per i quali era stato richiesto il sequestro. Al contrario, si legge nell’ordinanza, tali strutture sono indispensabili e funzionali alla destinazione con cui l’impianto è stato concesso all’Union Brescia e, anzi, la loro conservazione risulta meglio garantita dall’utilizzo, piuttosto che da una chiusura che ne favorirebbe il degrado.
Il Brescia Calcio è stato inoltre condannato a rimborsare le spese legali sostenute dal Comune. Si tratta del primo passo, infatti, resta comunque attesa la pronuncia del Tar, prevista per il 4 settembre, sul ricorso presentato dagli avvocati di Massimo Cellino contro tutte le delibere comunali legate alla vicenda. Intanto però l’Union Brescia si può godere lo stadio Rigamonti in attesa dei primi punti storici fra i professionisti.
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