Calcio e Finanza
·26 de julio de 2025
Caso scommesse, Paquetà sarà scagionato: niente squalifica

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·26 de julio de 2025
Lucas Paquetá sarà assolto dalle accuse di aver scommesso su propri cartellini gialli, in quella che rappresenterebbe una vittoria clamorosa per il centrocampista brasiliano del West Ham United. Lo riporta The Times, secondo cui una commissione disciplinare indipendente avrebbe già espresso parere favorevole all’assoluzione, con la comunicazione ufficiale attesa nei prossimi giorni.
Il 27enne ex Milan era stato accusato dalla Football Association (FA) di essersi fatto ammonire intenzionalmente in quattro partite di Premier League per favorire scommesse piazzate da terzi. In caso di condanna, rischiava una lunga squalifica a livello mondiale. Ora, al contrario, la FA potrebbe trovarsi a dover sostenere le spese legali del giocatore, stimate fino a un milione di sterline.
Paquetá ha sempre respinto le accuse. Nel maggio 2024 aveva dichiarato: «Sono estremamente sorpreso e deluso che la FA abbia deciso di accusarmi. Per nove mesi ho collaborato con ogni fase dell’indagine e fornito tutte le informazioni possibili. Nego completamente le accuse e combatterò con ogni respiro per dimostrare la mia innocenza. Non rilascerò ulteriori dichiarazioni fino alla conclusione del procedimento».
Secondo la FA, il giocatore si sarebbe fatto ammonire di proposito in quattro match tra le stagioni 2022-23 e 2023-24, contro Leicester City, Aston Villa, Leeds United e Bournemouth, in modo da consentire a “una o più persone” di guadagnare tramite scommesse. Non è mai emerso, però, che il calciatore avesse scommesso personalmente o tratto benefici economici diretti.
Le accuse avevano avuto ripercussioni anche sul mercato: il Manchester City, che era pronto a versare la clausola rescissoria da 85 milioni di sterline, aveva abbandonato la trattativa proprio a causa dell’inchiesta in corso. Ora il West Ham dovrà decidere se trattenere il centrocampista o valutare una sua cessione.
Paquetá, che percepisce circa 150.000 sterline a settimana, è stato difeso dall’avvocato Nick De Marco KC, specialista di diritto sportivo. In caso di colpevolezza, pur senza una richiesta di radiazione a vita, la squalifica avrebbe potuto estendersi a livello globale per diversi anni.
Il caso ha sollevato un ampio dibattito sulle scommesse legate ai cartellini, mercato in cui molti bookmaker offrono giocate specifiche, sollevando interrogativi sull’integrità del calcio professionistico.