Casadei si racconta: «Torino? Sempre voluto i granata, ringrazio Cairo e andrò a Superga. Vi dico il mio ruolo, con Vanoli all’Inter…» | OneFootball

Casadei si racconta: «Torino? Sempre voluto i granata, ringrazio Cairo e andrò a Superga. Vi dico il mio ruolo, con Vanoli all’Inter…» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·4 de febrero de 2025

Casadei si racconta: «Torino? Sempre voluto i granata, ringrazio Cairo e andrò a Superga. Vi dico il mio ruolo, con Vanoli all’Inter…»

Imagen del artículo:Casadei si racconta: «Torino? Sempre voluto i granata, ringrazio Cairo e andrò a Superga. Vi dico il mio ruolo, con Vanoli all’Inter…»

Casadei si racconta, ecco l’intervista del nuovo colpo del Torino, dalla scelta granata, il passato col Chelsea, gli idoli, i social, il Filadelia e con Vanoli…

Cesare Casadei è il vero grande colpo del calciomercato del Torino. Classe 2003, nato a Ravenna, il centrocampista è approdato all’ombra della Mole per 13 milioni di euro più il 25% sulla eventuale rivendita in favore della sua ex squadra: il Chelsea. Il ventiduenne andrà quindi a rafforzare la rosa di mister Vanoli, tecnico che ha già avuto modo di incontrare – seppur tangenzialmente – quando militava nel vivaio dell’Inter ed il mister di Varese coaudivava Antonio Conte in prima squadra.

Quest’oggi, proprio per celebrare il suo arrivo in quel di Torino, Casadei ha rilasciato una lunga intervista per le colonne de La Gazzetta dello Sport. Dalla lunga trattativa con il club di Via Viotti (artefice di un vero testa a testa con la Lazio per assicurarsi il suo cartellino) agli idoli ed i riferimenti in campo. Ma anche l’utilizzo dei social, la visita al Fialdelfia, il capoluogo piemontese e tanto altro ancora. Vediamo qui alcuni estratti delle dichiarazioni a la Rosea. Così si è espresso Cesare Casadei stamane:


OneFootball Videos


Imagen del artículo:Casadei si racconta: «Torino? Sempre voluto i granata, ringrazio Cairo e andrò a Superga. Vi dico il mio ruolo, con Vanoli all’Inter…»

CASADEI, QUANTO VOLEVA TORNARE IN ITALIA – «Assolutamente… tanto. Non vedevo l’ora. Ci provavo già da un paio di stagioni ma, per un motivo o per un altro, venivo ostacolato. Ho fatto un altro paio di annate in Inghilterra che, comunque, mi sono servite tanto. Adesso è il momento giusto per mettermi in gioco in Serie A. E ne sono felice».

PERCHE’ IL TORINO – «Perché, sin dal primo giorno, è stata la prima società che ha mostrato tantissima fiducia verso di me. A cominciare dal presidente Urbano Cairo, che voglio ringraziare perché ha permesso di esaudire il mio desiderio di tornare in Italia»

SENSAZIONI DALL’ARRIVO A TORINO – «Sono molto belle. Come ormai tutti sanno, la trattativa è andata avanti per un bel po’. Dall’inizio del mercato di gennaio ci sono stati tanti alti e bassi. In questo mese è nato un bel rapporto con il Toro, come con il direttore Davide Vagnati con il quale c’è stato da subito un bel feeling. Oltre la fiducia di cui parlavo prima, il presidente Cairo ha fatto un grande sforzo economico per potermi avere: sono veramente grato al club. Ne sono sicuro: il Toro è la scelta perfetta per me».

LA VOLONTA’ DEL TORINO – «È stato decisivo, molto importante. È quello che mi serviva: essere in un club dove mi fanno sentire importante e nel quale io mi senta importante. Sento che posso dare un grande contributo al Toro. Arrivo da un semestre al Chelsea dove non ho giocato tanto, quindi avevo bisogno di ritrovare confidenza e fiducia. Il Toro mi ha corteggiato tanto, è stato un grande onore. Il direttore Vagnati lo sa, non ho mai avuto dubbi»

TORINO PRIMA SCELTA – «Il Toro è sempre stata la mia prima scelta. Per fortuna, siamo riusciti a portarla a termine».

MISTER VANOLI – «Lunedì, alla fine del mio primo allenamento, ho fatto una bella chiacchierata con il mister. Anche lui mi mostra grande fiducia. Bello, sono felice: è stato un bell’impatto. Tra l’altro, il mister è uno dei motivi per cui sono voluto venire qua. Perchè? Lo conoscevo dagli anni in cui era con Conte all’Inter. Io ero un ragazzino della Primavera, qualche volta mi allenavo in prima squadra: più o meno so cosa chiede e come vuole che si giochi»

COSA HA VISTO DI TORINO CITTA’ – «Poco o niente, solo uno sguardo di sfuggita al centro storico passandoci in macchina. Non ho avuto tempo: dovevo sistemarmi, fare le visite mediche, i primi allenamenti. Ora voglio vedere un po’ di case, mi voglio sistemare il prima possibile»

L’IMPATTO COL FILADELFIA – «E’ stato emozionante. Se ne percepisce l’importanza, è un luogo che ti lega al club perché ti racconta e ti fa capire la grandezza della storia del Toro, di cui sono consapevole. Andrò subito a Superga per capire ancora di più cosa c’è dietro questa maglia e questi colori. So quanto è importante»

RUOLO AL CHELSEA – «In questi anni ho giocato molto in una mediana a due. Ho imparato a stare in molte posizioni, a due in mezzo mi piace molto»

ESPERIENZA IN PREMIER – «È un grande campionato, uno dei più competitivi al mondo. Io l’ho appena assaggiata, ma è stata un’esperienza che mi è servita molto»

UTILIZZO SOCIAL – «Ci sono periodi in cui mi prendono di più, poi metto dei limiti. Una volta ho disinstallato Instagram, mi accorgevo che stavo perdendo tempo. Se usati nel modo giusto, possono darti qualcosa»

IDOLI DI CASADEI – «Sono cresciuto con Kakà e Ronaldinho»

SERGEJ MILINKOVIC SAVIC – «Per caratteristiche fisiche e tecniche mi rivedo in lui, per me è stato di grande ispirazione».

OBIETTIVO NAZIONALE – «La Nazionale è il mio obiettivo, al 100%. È una motivazione in più, vestire la maglia azzurra è impagabile. Ci penserò quando arriverà, adesso penso a come ci posso arrivare giorno per giorno».

IL VERO SOGNO NEL CASSETTO DI CASADEI – «Vincere il Mondiale con l’Italia. Quando sogno, penso in grande. Quindi, sì: il sogno è essere protagonista in un’Italia che vince il Mondiale»

Ver detalles de la publicación