Milannews24
·24 de agosto de 2025
Caressa lancia l’allarme: «Nel Milan ci sono due anime! Questo aspetto appare palesemente evidente»

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·24 de agosto de 2025
Nel corso di una recente apparizione a Sky Calcio Club, il noto commentatore Fabio Caressa ha espresso la sua opinione sullo stato attuale della dirigenza del Milan, mettendo in luce quella che lui percepisce come una scissione all’interno dei vertici del club. Le sue dichiarazioni, diventate subito un argomento di discussione tra gli appassionati di calcio, suggeriscono una divergenza fondamentale di filosofie a Milanello.
Secondo Caressa, “Tutte le voci che arrivano ci dicono che ci sono un po’ due anime a Milanello. Sappiamo che il Milan ha due anime dall’anno scorso, perché è evidente, perché è stata fatta la scelta Ibrahimovic che ha perso a livello mediatico ma non solo piano piano l’importanza che lui stesso si era dato e mi sembra di poter dire che la parte Tare-Allegri e la parte Furlani non necessariamente vanno nella stessa direzione perché una parte ha un’idea tecnica e un’altra un’idea economiche e non necessariamente vanno nella stessa direzione.”
Questa affermazione dipinge un quadro di un club diviso. Da un lato, c’è la visione tecnica rappresentata dal neo direttore sportivo Igli Tare e dal nuovo allenatore Massimiliano Allegri. Questo duo è probabilmente concentrato sulla costruzione di una squadra competitiva e sull’implementazione di una specifica identità tattica in campo. Le loro decisioni darebbero priorità alla qualità dei giocatori, agli acquisti strategici e alla performance sportiva generale della squadra.
Dall’altro lato, Caressa individua la prospettiva economica guidata dall’amministratore delegato Giorgio Furlani. La principale preoccupazione di questa fazione sarebbe la salute finanziaria del club, concentrandosi sui vincoli di budget, sulla sostenibilità e sulla massimizzazione dei ricavi commerciali. Questo approccio economico potrebbe portare a decisioni non perfettamente allineate con i desideri tecnici di Tare e Allegri, come dare la precedenza a trasferimenti economicamente vantaggiosi o vendere giocatori chiave per riequilibrare i bilanci. L’attrito tra queste due “anime”—quella tecnica e quella economica—è una sfida classica nel calcio moderno. Si tratta di un delicato equilibrio tra il raggiungimento del successo in campo e il mantenimento della stabilità finanziaria.
Il riferimento di Caressa alla situazione di Zlatan Ibrahimović rafforza ulteriormente la sua tesi. Egli suggerisce che il ruolo dell’icona svedese, un tempo di primo piano, sia gradualmente diminuito, forse proprio a causa di questa lotta di potere interna. Questo potrebbe essere visto come un precursore della situazione attuale, con le diverse fazioni del club in competizione per l’influenza. L’arrivo di Tare e Allegri ha apparentemente formalizzato questa divisione, creando due distinti centri di potere. L’ex allenatore della Juventus e l’ex direttore della Lazio, entrambi noti per le loro forti personalità e le chiare filosofie calcistiche, sono ora chiamati a gestire questa complessa dinamica interna.
In conclusione, l’analisi di Fabio Caressa suggerisce che il futuro del Milan dipenda dalla capacità di Igli Tare, Massimiliano Allegri e Giorgio Furlani di trovare un terreno comune. La mancanza di sinergia e di una visione condivisa potrebbe creare significative sfide per i Rossoneri, sia dentro che fuori dal campo. Questa situazione evidenzia la tensione sempre presente tra le ambizioni sportive e le realtà finanziarie che definiscono il calcio moderno.