Capello insiste: «Lazio? Momento particolare, ma anche le big hanno riscontrato quel problema» | OneFootball

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·23 de agosto de 2025

Capello insiste: «Lazio? Momento particolare, ma anche le big hanno riscontrato quel problema»

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Capello: «Serve più coraggio nel gioco. La Lazio? Ha cambiato guida come tutte le big»

Una nuova stagione è appena cominciata, ma Fabio Capello non cambia idea su quello che il calcio italiano dovrebbe ritrovare con urgenza. Dalle colonne di SportWeek, l’ex allenatore rilancia il suo pensiero: «Vorrei vedere più fantasia nel gioco, più coraggio, più qualità e tecnica. E meno passaggi al portiere». Parole nette, come lo erano già dodici mesi fa, ma oggi con qualche riflessione in più sulla direzione intrapresa dal campionato.

Capello riconosce che qualcosa si sta muovendo: «Qualcuno incomincia a fare qualcosa di diverso, però bisogna dire che ci sono ancora quelli che hanno tolto la personalità ai difensori. Parlano di possesso palla e poi ordinano di darla al portiere. In questo modo viene tolta responsabilità ai calciatori, proibendo loro di giocarla in avanti». Un problema, secondo l’ex CT, che rallenta la crescita tecnica e la visione del gioco offensivo.


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Tuttavia, c’è un elemento di forte discontinuità all’inizio di questa Serie A: il profondo rinnovamento delle panchine delle grandi squadre. «Va sottolineato il cambio in panchina che c’è stato in quasi tutte le squadre di vertice: all’Inter, al Milan, all’Atalanta, alla Roma, alla Lazio, alla Fiorentina. Pure la Juve, volendo, ha un nuovo allenatore, anche se Tudor è arrivato nella parte finale della scorsa stagione. L’unica che è rimasta col vecchio tecnico è il Napoli», ha spiegato Capello.

Tra queste big, la Lazio è una delle squadre che ha voltato pagina in modo deciso, salutando Sarri e affidandosi a una nuova guida tecnica. Un passaggio che segna un momento delicato per il club biancoceleste, chiamato a confermare il percorso di crescita e ad adattarsi in fretta a nuovi schemi e idee.

Il pensiero di Capello sulla Lazio è chiaro: il cambiamento in panchina rientra in una trasformazione complessiva del nostro calcio, in cui serve però anche una rivoluzione mentale. Più libertà di giocare, meno schemi precostituiti, più responsabilità ai singoli.

«La direzione è quella giusta, ma serve tempo», conclude Capello. Per la Lazio, come per le altre big, sarà una stagione di transizione, dove coraggio e identità faranno la differenza. E magari, anche un po’ di quella fantasia che Capello continua a chiedere a gran voce.

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