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·2 de julio de 2025
Calciomercato Milan, Saelemaekers di rientro e pupillo di Allegri: come lo utilizzerà il tecnico? Le idee sul piatto

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Alexis Saelemaekers è tornato a essere un giocatore del Milan. Dopo il prestito alla Roma terminato il 30 giugno 2025, il fantasista belga è rientrato alla base, con la prospettiva di restare in rossonero. La notizia, anticipata da indiscrezioni come quella che ha visto Max Allegri (citato dall’articolo della Gazzetta dello Sport) rassicurare alcuni tifosi romanisti in Sardegna sul futuro di Saelemaekers al calciomercato Milan, apre a diversi interrogativi sul suo ruolo e sul suo futuro all’interno della squadra. Il pezzo di Bianchin sulla Gazzetta dello Sport analizza a fondo la situazione, offrendo spunti interessanti su come Saelemaekers potrebbe essere impiegato.
Il primo, grande quesito riguarda la sua posizione: sarà un titolare inamovibile o una preziosa riserva? E ancora, la sua natura lo vedrà agire come terzino o come esterno d’attacco? La risposta definitiva, come sottolinea la Gazzetta, è nella testa dell’allenatore e dipenderà in larga parte dalle strategie di mercato del Milan. Tuttavia, le indicazioni attuali suggeriscono che Saelemaekers potrebbe inizialmente lavorare come terzino destro durante il ritiro, per poi eventualmente ricoprire il ruolo di vice-Pulisic come esterno d’attacco.
Attualmente, il Milan può contare su Alex Jimenez come unico terzino destro di ruolo, un giocatore dalle spiccate doti di corsa e dribbling, ma non esattamente un marcatore puro. L’arrivo di un nuovo titolare in quella posizione, magari un nome come Doué, è un’ipotesi concreta per il Milan. In questo scenario, l’adattabilità di Saelemaekers potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: se da un lato la sua capacità di sacrificarsi e coprire la fascia è indubbia, dall’altro la sua vera natura è sempre stata quella di esterno d’attacco o esterno di centrocampo.
La vita da terzino è un’esperienza che Saelemaekers ha vissuto solo sporadicamente. In Belgio, agli inizi della sua carriera, ha ricoperto quel ruolo, ma al Milan è stato schierato in quella posizione solo in un’occasione sfortunata, come terzino sinistro sotto la guida di Fonseca, lasciando persino Theo Hernandez in panchina. Per il resto, sotto Pioli, ha agito come esterno di equilibrio, al Bologna come ala, e spesso come esterno di centrocampo alla Roma. La sua versatilità è un pregio, ma la sua collocazione ideale rimane la zona offensiva del campo.
Un’analisi delle statistiche offre un quadro più chiaro delle sue prestazioni. Nell’ultimo campionato con la Roma, Saelemaekers ha messo a segno 7 gol e fornito 3 assist, dimostrando un impegno costante che ha conquistato i tifosi giallorossi. Questi numeri, uniti alla sua dedizione, spiegano il forte desiderio della Roma di confermarlo, desiderio che, pur con i dialoghi tra il Milan e Ghisolfi a gennaio, non si è mai concretizzato.
Che sia terzino o ala, a Saelemaekers verrà richiesto il solito doppio lavoro: attaccare e difendere, creare superiorità numerica, farsi trovare in area e rientrare. Un compito che tutti i suoi allenatori gli hanno sempre assegnato. È interessante notare come, negli ultimi 12 mesi, Alexis abbia registrato dati in linea con quelli di Theo Hernandez per quanto riguarda i dribbling (Saelemaekers è addirittura leggermente superiore, con 0,96 a partita) e i palloni recuperati (dove Theo è in vantaggio). Jimenez, che come Saelemaekers ha avuto un utilizzo a intermittenza, è più prolifico nei dribbling ma in ritardo in altre cifre chiave. Questo confronto evidenzia la solidità e l’efficacia di Saelemaekers in diverse fasi di gioco.
Alexis Saelemaekers si è sempre dimostrato un giocatore adattabile, sia sul campo che fuori. Parla fluentemente fiammingo, inglese, francese e italiano, e ha saputo integrarsi perfettamente negli spogliatoi delle squadre italiane in cui ha militato. Le sue parole, riportate nell’articolo, lasciano intendere una grande motivazione: “Sono un giocatore del Milan e mi è sempre piaciuto giocare in rossonero“, ha dichiarato. “La cosa importante è trovare un progetto in cui io possa crescere e io possa giocare. Lo vedremo presto“.
Questa dichiarazione lancia una sfida aperta a Jimenez, Pulisic e a tutti gli altri compagni di squadra, dimostrando la sua determinazione a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel nuovo Milan. La sua versatilità, unita alla sua dedizione e alle sue qualità tecniche, lo rendono un jolly prezioso per il Milan. Resta da vedere come Allegri deciderà di plasmare il suo ruolo all’interno della squadra e quali saranno le prossime mosse sul mercato per completare l’organico rossonero.