Brambilla: «Quando sono arrivato mancava fiducia, ora vediamo un piccolo spiraglio. Il nostro obiettivo…» | OneFootball

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·14 de diciembre de 2024

Brambilla: «Quando sono arrivato mancava fiducia, ora vediamo un piccolo spiraglio. Il nostro obiettivo…»

Imagen del artículo:Brambilla: «Quando sono arrivato mancava fiducia, ora vediamo un piccolo spiraglio. Il nostro obiettivo…»

Brambilla, allenatore della Juventus Next Gen, ha parlato dopo la vittoria contro il Messina: le dichiarazioni del tecnico

(Marco Baridon inviato allo Stadio Pozzo-La Marmora di Biella) – Così Massimo Brambilla ha analizzato la vittoria per 2-0 della Juventus Next Gen sul Messina nella 19esima giornata di Serie C.

VITTORIA DI MATURITA’ – «Sapevamo dell’importanza della partita, era importante vincere per dare respiro alla classifica. Loro avevano due punti in più, ma si è vista la maturità di una squadra che ha saputo soffrire. Primo tempo non di qualità, ma siamo stati bravi a difendere e fare un altro tipo di partita. Nel secondo tempo ci siamo liberati da qualche preoccupazione e abbiamo preso in mano la partita. E’ stata equilibrata, bravi noi a sbloccarla e a trovare il 2-0 con Felix».


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PROGRESSI DELLA SQUADRA DI BRAMBILLA – «Sto vedendo bene il gruppo, quando sono arrivato mancava fiducia e coraggio. Il primo compito è stato quello di liberare la testa, poi la fiducia te la danno i risultati. Dopo il vantaggio bravi a non soffrire più, ci siamo difesi con ordine e abbiamo fatto il 2-0. E’ un altro piccolo passo in avanti che i ragazzi hanno fatto, lavorando così hanno ampi margini di miglioramento».

GUERRA E AFENA-GYAN – «Simone mi lascia senza parole, oltre a far gol e ad essere pericoloso è un ragazzo che si sacrifica per i compagni, se c’è da fare una corsa di rientro è il primo a farla e regge fisicamente, non posso che spendere belle parole. Felix era infortunato quando sono arrivato. Non ha ancora i 90 minuti ma ha caratteristiche fisiche importanti, deve solo entrare in condizione poi può fare la differenza in questa categoria qua».

CRESCITA DEL REPARTO DIFENSIVO – «La prima cosa su cui abbiamo lavorato è stata la fase difensiva, da togliere spazio tra i difensori difendendo anche a cinque. I ragazzi hanno fatto bene, era importante oltre a liberare la testa dare qualche certezza in più. Ci hanno messo tanto del loro. Hanno sofferto tutti assieme, a partire dagli attaccanti e ne giovano anche i difensori. Questa chiave è una cosa che ci ha permesso di fare i risultati».

CHE GIOCATORE E’ OWUSU – «Ha fatto qualche convocazione in prima squadra, è tornato con la testa giusta. E’ serio e lavora, deve migliorare nella gestione della palla. Ha forza fisica, deve abbinare lucidità in fase di scelte e di possesso. Lavora e si allena bene, ha tanti margini di miglioramento».

MESSINA – «Nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, ci sono stati momenti in cui ci hanno costretto a difendere. In avanti ha qualità, attaccanti rapidi e tecnici. Bravi noi a limitarli, poi nel secondo tempo siamo entrati bene e l’abbiamo portata in porto col raddoppio di Felix».

SU CHI PUNTA – «Nomi non mi sembra il caso di farne, la storia recente parla di tanti ragazzi arrivati a giocare in Serie A. Il percorso è importante, che doveva essere fatto. Ci sono tanti altri ragazzi pronti a cominciare per il calcio dei grandi, devono solo lavorare in tranquillità».

OBIETTIVI – «Concluso il girone di andata oggi, con questi risultati un piccolo spiraglio cominciamo a vederlo. Prima c’era una situazione complicata, ma ragioniamo di giorno in giorno, partita in partita l’obiettivo è tirarsi fuori da questa situazione».

COSA NON HA FUNZIONATO A FOGGIA – «Sono l’allenatore della Juve, non mi va di parlare di cosa è successo a Foggia».

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