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·22 de agosto de 2025

Bologna, Fenucci tranquillizza: “Lucumí non si muove, il piano per Orsolini”

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Domani il debutto con la Roma; l’ad Claudio Fenucci ha fatto un punto generale sulla situazione del Bologna, senza tralasciare i tormentoni di mercato, il progetto stadio e il caso Lucumí

Intervistato da Il Resto del Carlino, Fenucci ha raccontato le ambizioni del Bologna del futuro, tra nuovi acquisti, vecchie glorie e lavori in corso.


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Dal 2015 a oggi, l’ad ha svolto un lavoro eccellente alla guida del club e, com’è giusto che sia, dalle sue parole traspare l’intenzione di alzare ulteriormente l’asticella e continuare a sorprendere.

Fenucci, le sue parole sul futuro del Bologna, Lucumí e lo stadio

L’esordio del Bologna è fissato per domani sera allo Stadio Olimpico di Roma, proprio il teatro dell’ultima grande gloria rossoblù: la Coppa Italia. Il direttore ha commentato così questa piacevole coincidenza: «Ci dobbiamo presentare con le stesse caratteristiche che ci hanno portato fin qui: l’intensità, la consapevolezza della nostra forza, ma al tempo stesso l’umiltà che ci ha sempre contraddistinto. Nello sport si procede per cicli. Dopo quel primo periodo che abbiamo definito di consolidamento, è arrivato questo triennio: il primo anno è stato quello dell’entusiasmo. Poi il ciclo, nonostante il cambio di allenatore, è proseguito, con l’anno della consapevolezza. Ecco, questo è l’anno più difficile, tutti i cicli lo attraversano e ne siamo consapevoli. Dovremo mantenere la voglia e l’umiltà di raggiungere certi traguardi, con il noi sempre messo davanti all’io».

E ha continuato alzando ulteriormente la posta in palio: «Quest’anno abbiamo quattro competizioni. Possiamo fare qualcosa per passare dallo storico al leggendario. In campionato si può raggiungere la terza qualificazione di fila in Europa che sarebbe qualcosa di incredibile. Poi abbiamo la Supercoppa, la Coppa Italia dove solo quattro squadre hanno fatto la doppietta, e una semifinale europea che manca dal 1999: ci sono tutti gli stimoli per poter fare bene. Ed è il motivo per cui a questo gruppo abbiamo aggiunto elementi di esperienza come Immobile e Bernardeschi».

E a proposito del mercato…

Le quattro competizioni sono proprio la causa degli investimenti e delle conferme più importanti: Immobile è un valore aggiunto non da poco e Orsolini è prossimo al rinnovo, «Adesso abbiamo le urgenze delle trattative di mercato, ma ci incontreremo presto con lui. E la firma arriverà».

Però, non sono mancate le cessioni: oltre a Beukema, la grande uscita del calciomercato felsineo risponde al nome di Dan Ndoye, un’offerta irrinunciabile? «Ho sempre dichiarato che avremmo preferito trattenere tutti, pur sapendo che nella realtà di fronte a certe offerte diventa dura, specie se bussa la Premier. È ovvio che una gestione cosi corposa, costruita per essere competitiva, non può non essere finanziata da qualche cessione. Parte dei soldi delle cessioni li abbiamo reinvestiti sul mercato e forse qualcosa investiremo ancora».

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Bologna, Fenucci tranquillizza: “Lucumí non si muove, Orsolini…” BolognaSportNews (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images Via OneFootball)

Anche Lucumí è in forte dubbio, cosa succederà? «Jhon ha già fatto tre anni con noi, nel calcio di oggi è tanto. Da parte sua c’era l’aspirazione ad andare via: purtroppo non si sono realizzati i tempi dell’offerta, altrimenti avremmo potuto fare qualcosa con lui e, a quel punto, trattenere Sam. I tempi del mercato, però, non li decidiamo noi: oggi non ci sono le condizioni per sostituirlo, quindi Jhon rimarrà con noi».

Sul tema del tetto ingaggio, che potrebbe rallentare la crescita, l’ad Fenucci ci ha tenuto a precisare che «è già salito molto. Uno sforzo c’è stato ed è uno sforzo finanziario ragguardevole per poter essere com-petitivi».

La questione stadio: a che punto siamo con i lavori?

«La situazione è che il progetto (perfezionato nel 2018, ndr) diventa difficilmente realizzabile se non si trovano risorse pubbliche che coprano il gap tra quanto previsto e i costi attuali che sono saliti, nel periodo post Covid, di 80 milioni a 220 totali. Il provvedimento governativo è in fase di attuazione, ma se non determina un supporto finanziario forte dobbiamo inevitabilmente ripensare la nostra strategia sullo stadio».

Purtroppo non è una questione semplice: Fenucci ha raccontato del dialogo con il comune e le scadenze Uefa, un’insieme di variabile che complicano l’operazione. Tuttavia, la crescente attenzione agli stadi, lascia ben sperare per il futuro, anche se probabilmente non in tempo per Euro2032.

Il piano B è un restyling del Dall’Ara, che, però, «per quanto migliorato non sarebbe performante economicamente come uno stadio nuovo».

Nel 2026 saranno 30 anni di calcio: cosa farà Fenucci “da grande”, magari un futuro istituzionale? «Mi piace quello che faccio, soprattutto mi piace stare a Bologna, farlo qui. Mi trovo molto bene con Saputo, ormai è un amico. Sono contento dell’organizzazione che abbiamo costruito, fatta di collaboratori entusiasti e innamorati. Contento di aver riacceso, per merito dell’allenatore e dei giocatori, questo fuoco di passione nella città».

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