Black&White Stories: lo 0-4 al Genoa del 1995 dal sapore di Scudetto | OneFootball

Sono 114 i precedenti nella partite giocate tra Juventus e Genoa complessivamente in Serie A: 69 di queste hanno visto il successo della squadra bianconera - di gran lunga l’avversario che ha sconfitto più volte i rossoblu nella storia del campionato - ma che a Genova ha saputo spesso vendere cara la pelle. Una trasferta da sempre insidiosa per la Juventus, che domenica 31 agosto 2025 si ritroverà nuovamente ad affrontarla per la partita in programma alle ore 18:30 allo stadio “Luigi Ferraris”.

In vista di questo match, abbiamo deciso di fare un tuffo nel passato e andare a raccontare uno dei precedenti più dolci degli ultimi decenni: una vittoria rotonda, preludio di un grande ritorno al successo per la squadra bianconera. Il tutto risalente a 30 anni fa.

GENOA-JUVENTUS DEL 1995: PRIMO TEMPO BLOCCATO E POI...

Il 13 maggio 1995, la prima Juventus guidata da Marcello Lippi si presenta a Genova con l’intenzione di scacciare subito i pensieri negativi legati alla pesante sconfitta casalinga incassata contro la Lazio nel turno precedente e soprattutto con l’idea di racimolare quel gruzzolo di punti necessario per dirsi quasi certa della conquista del 23° scudetto - un ritorno in testa dopo anni non semplici (e ben otto stagioni senza vittoria finale in campionato). Il match però, nel primo tempo, non va nel verso sperato: la Juventus ci prova, ma il risultato dopo 45 minuti resta inchiodato sullo 0-0, con tanto di traversa colpito su colpo di testa di Ciro Ferrara.

Nella ripresa invece la musica cambia decisamente, con i bianconeri che dopo soli 5 minuti riescono a passare dal dischetto grazie al gol di Roberto Baggio, a seguito di un fallo di mano in area di Galante - espulso, che lasciava così il Genoa in 10 uomini. Una superiorità numerica che diventa schiacciante per una Juventus decisamente ispirata che a quel punto a modo di dilagare, permettendo al 17’ del secondo tempo a Ravanelli di segnare il raddoppio su invito di Vialli, per poi dare modo al siluro di Jarni e al già citato Vialli di chiudere i conti con un rotondo 0-4. Un successo fondamentale nella conquista di quello Scudetto.

UNA FESTA "ANTICIPATA", MA NON ANCORA ARITMETICA

A conclusione del match, tifosi bianconeri poco attenti all’aritmetica ma certamente presi dall’euforia del successo, fanno invasione di campo per dare il via a una festa alla quale Marcello Lippi non vuole prendere parte - visto che l’allenatore sa bene che manca ancora un tassello, un pareggio o una vittoria nello scontro diretto successivo contro il Parma (terminerà 4-0 anche quella, per celebrare per davvero la festa Scudetto). Nel frattempo sul prato di Marassi l’atmosfera è quella agrodolce di chi sa che manca poco, con Ravanelli a vestire i panni del capo-popolo pronto a urlare a squarciagola: «È fatta, è fatta!».

Aveva ragione lui, e quella vittoria contro il Genoa ne era stata la definitiva conferma.