Balzarini prende atto di un modo di operare diverso sul mercato della Juve: «È un modus operandi un po’ differente da quello della Juventus a cui eravamo abituati noi, ma posso dirvi questo…» | OneFootball

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Juventusnews24

·8 de agosto de 2025

Balzarini prende atto di un modo di operare diverso sul mercato della Juve: «È un modus operandi un po’ differente da quello della Juventus a cui eravamo abituati noi, ma posso dirvi questo…»

Imagen del artículo:Balzarini prende atto di un modo di operare diverso sul mercato della Juve: «È un modus operandi un po’ differente da quello della Juventus a cui eravamo abituati noi, ma posso dirvi questo…»

Balzarini, giornalista, ammette che l’atteggiamento della Juventus in sede di calciomercato è completamente cambiato rispetto al passato: le parole

In un video pubblicato sul proprio canale You Tube, Gianni Balzarini ha evidenziato un certo scollamento della Juventus attuale rispetto a quella del passato. Il mercato marca la differenza senza dubbio più importante da questo punto di vista. Ecco il suo pensiero.

PAROLE – «C’è armonia tra la società Juventus e le richieste dell’allenatore. È un modus operandi un po’ differente da quello della Juve a cui eravamo abituati noi. Una volta c’era Moggi che sosteneva: “Io compro i giocatori per quello che secondo me è il progetto e tu allenatore devi fare giocare i giocatori che ti prendo io.” Si muoveva sulla stessa lunghezza d’onda la Juve di Marotta. Non so se vi ho già raccontato questo aneddoto. Un giorno Marotta si trovava a bordocampo e lo incontro: facciamo due chiacchiere successive al ritorno di Cuadrado e io ho detto: “Ma Allegri non t’aveva chiesto un centravanti, una punta al posto di un esterno?” Risposta: “Eh, ma qui la campagna acquisti la decidiamo noi”. La capacità dell’allenatore è quella poi di mettere assieme i giocatori che noi prendiamo. Probabilmente la situazione è cambiata. Può essere data la situazione di emergenza in cui si trova la Juventus, perché è una situazione di emergenza: cercate di mettervelo nella testa. Quando si fanno tanti errori, come sono stati fatti nel passato, non solo quello recente, ma anche quello precedente, è chiaro che viene a crearsi una situazione di emergenza. Se non si coglie questo passaggio, allora diventa difficile. Se si intende già essere campioni d’Italia adesso, il 7 di agosto allora si è sbagliata strada. aspettiamo il primo di settembre per comprendere meglio la situazione e sono sicuro che arriveranno calciatori molto diversi da quelli che ci sono adesso: non sarà questa la Juve che andrà in campo».

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