Calcionews24
·11 de enero de 2025
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A La Gazzetta dello Sport il genoano Milan Badelj ha raccontato le sue passioni extra campo. Ne esce fuori un ritratto molto lontano dai luoghi comuni che spesso esistono sui calciatori.
NON USA I SOCIAL – «Certo, non sono contrario a prescindere. Anzi, so che chi sa usare i social ha un vantaggio, però io mi farei prendere da cose non sane».INSTAGRAM – «Eh no, non ho un profilo da cui cominciare…».COME USARE IL TEMPO – «Io lo dedico tutto ai miei figli. Giochiamo a Memory, a Monopoli, a calcio, oppure guardiamo le cose di scuola. Ora stiamo leggendo il primo Harry Potter. Se un bimbo vede che la mamma e il papà guardano il telefono invece di stare con loro, penserà che il telefono sia molto importante».PROFILO – «Ho fatto Viber, ma non sapevo che se apri l’app tutti vengono avvisati. Hanno cominciato a scrivermi tutti, e ho cancellato l’app un minuto dopo».IL PRIMO RICORDO DELLA VITA – «Credo il funerale della nonna. Avevo 4 anni».LA FAMIGLIA BADELJ – «Una famiglia di lavoratori: mio papà informatico, mia mamma al negozio di fiori. Non eravamo ricchi ma non ci mancava niente, in famiglia c’era tanto amore e un buon esempio: i miei genitori lavoravano da mattina a sera».
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