Calcionews24
·20 de enero de 2025
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Gli Scudetti non si vincono ad inizio andata. Questa è l’idea che bisogna farsi dell’Atalanta nonostante la sconfitta contro il Napoli abbia portato uno svantaggio di 7 punti: non lunghissimo, ma neanche troppo corto.
Inutile stare dietro al catastrofismo che variano dai semplici “addio sogni di gloria” a chi questa rincorsa Scudetto non ci ha mai creduto (quando prima sognava già ago e filo dopo le oltre 11 vittorie consecutive).
Oggettivamente la Dea è ancora in corsa per lottare per il primo posto, ma seppur gli scontri diretti contino fino ad un certo punto rispetto alla continuità con le piccole (lo è stato per la lotta Champions, lo sarà anche per questo), c’è però un dettaglio nerazzurro da considerare su Atalanta Napoli: manca quello “zero virgola” rispetto alle dirette concorrenti.
La Dea di Gasperini è, facendo paragone con la Formula 1, una vettura completa e competitiva su ogni tracciato, ma che al tempo stesso necessita da Zingonia di aggiornamenti e alcuni componenti nuovi per colmare il gap: non sedendosi sugli allori dell’andata dove basta poco per calare (e parecchio) in classifica.
Le componenti meccaniche portano l’etichetta di difensore (Kossounou out per tre mesi non può essere compensato solo da Scalvini), centrocampista (il duo Ederson-De Roon non basta e se calano loro cade tutto il centrocampo) e quell’attaccante vice/erede di Lookman che l’Atalanta sta provando a portare a Bergamo.
Gasperini è stato chiaro: così non basta per tenere vivo quel sogno. La palla passa in mano alla società che fino ad ora ha sempre dimostrato di alzare il livello nei momenti più delicati. Gennaio diventa un mese importante per puntellare la rosa: così come è stato in estate dove Percassi e D’Amico sono stati all’altezza tra infortuni e certificati medici; così dovrà essere ora (lo stesso copione eseguito più volte dalla società).
L’Atalanta può ancora lottare per il Mondiale, ma è chiaro che dalla “Maranello nerazzurra” (alias Zingonia) occorrerà tirare fuori l’ennesimo colpo per giocarsi tutto fino all’ultima curva.