Calcionews24
·2 de enero de 2025
In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·2 de enero de 2025
Arrigo Sacchi commenta su La Gazzetta dello Sport il ribaltone che ha portato Sergio Conceiçao a sostituire Paulo Fonseca. Ecco le parole dell’ex allenatore del Milan di Silvio Berlusconi, che ha conosciuto il portoghese quando nel 2001 ha allenato il Parma.
SERGIO CONCEICAO AL PARMA – «E mi piaceva parecchio. Era il gennaio del 2001, arrivai al Parma, la squadra andava male, Malesani era stato esonerato. Io restai soltanto per tre partite, poi dovetti abbandonare perché non mi sentivo più dentro il fuoco sacro. Però in quei pochi giorni, sui campi di Collecchio, conobbi Conceiçao e ne ricavai un’ottima impressione. Serio, grintoso, determinato. Anche se… Vi racconto questo aneddoto. Entro nello spogliatoio, faccio sedere i giocatori e dico: siete una squadra che ha notevoli valori tecnici, però i risultati non ci sono. Come mai? Ci sono problemi tra di voi? Ci sono invidie, gelosie? Ditemi tutto. In quel Parma, tanto per capirci, c’erano Buffon, Thuram, Cannavaro, Almeyda, Lamouchi, Di Vaio, Conceiçao, Milosevic… Gente di notevole carisma. Parlano un po’tutti, ognuno esprime la propria opinione e poi Thuram sgrida Conceiçao: forse c’era qualche ruggine, non so bene… Tutto finì lì, però, perché quando andammo sul campo, mi accorsi subito che Thuram e Conceiçao si passavano il pallone e avevano già dimenticato tutto».GUIDARE IL MILAN DEL DOPO-FONSECA – «Non soltanto del dopo-Fonseca, ma aggiungerei del dopo-Pioli e del dopo-Maldini, che insieme, uno in panchina e l’altro come dirigente, hanno vinto lo scudetto. La situazione è davvero difficile per diverse ragioni. La prima: Conceiçao deve allenare giocatori che non ha scelto e che non so se vadano bene per le sue idee di calcio. Mi auguro che riesca ad adattarsi e a far sì che lo seguano con il massimo impegno e la massima collaborazione».LEAO E THEO – «I primi nomi che mi vengono in mente sono quelli, ma nel gruppo del Milan ci sono diversi giocatori che non hanno reso al massimo. Sergio è un uomo che ha le idee chiare e sono certo che queste idee le spiegherà per bene a tutti: toccherà poi ai giocatori farle proprie. Perché qui bisogna essere onesti: se andasse male anche Conceiçao, che cosa facciamo, mandiamo via pure lui?Non sarà mica sempre colpa degli allenatori se i risultati non arrivano, no?».