Juventusnews24
·5 de junio de 2025
Amaradio Juve, l’agente Belloni: «La prima stagione in bianconero, i contatti per il rinnovo, la sua crescita e il Mondiale per Club: vi dico tutto» – ESCLUSIVA

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·5 de junio de 2025
Il nome di Luca Amaradio sta circolando molto in questi giorni tra rinnovo e una possibile presenza al Mondiale per Club. Il talento classe 2005 arrivato la scorsa estate a Torino, ha convinto i bianconeri sia con la Juventus Next Gen che con la Juve Primavera mostrando spunti interessanti. Per fare un recap della stagione appena trascorsa e per parlare del suo futuro, Juventusnews24 ha contattato in esclusiva Carlo Alberto Belloni, agente del calciatore e fondatore dell’agenzia Ca Sport Management.
Riavvolgiamo il nastro: l’esordio col gol in Serie C, il gol nel derby e una crescita costante. Possiamo dire che come prima stagione in bianconero sia stata positiva?
«Come prima stagione è stata positiva anche se ci sono enormi margini di miglioramento, perché parliamo comunque di un ragazzo del 2005 che ha 20 anni ed è in una fase di pieno sviluppo. Quest’anno, nel suo primo alla Juventus, ha avuto uno stravolgimento fisico: ha preso diversi chili, ha messo massa, cambiando struttura, e questo era uno degli aspetti su cui doveva lavorare principalmente. Come prima annata, possiamo dire che è andata abbastanza bene. L’anno prossimo credo che sarà ancora più centrato anche all’interno della rosa dell’Under23.
È un giocatore che dimostra grande qualità, determinazione, fame e agonismo, sia in allenamento così come negli spezzoni di partita che ha avuto a disposizione. Se si guardano i minuti giocati e i gol segnati, ha praticamente una media di un gol a partita. Sapevamo che l’ingresso sarebbe stato graduale e che ci sarebbe stata la possibilità di scendere in campo con la Primavera. Quando è successo, è stato contento di farlo e di poter dare il suo contributo alla squadra per vincere le partite».
Per lui è un sogno che si avvera e chissà che emozioni sta provando ad allenarsi con la Prima Squadra…
«Assolutamente sì, con la piena consapevolezza che indossa la maglia della Juve Next Gen e che, quindi, non si è ancora arrivati da nessuna parte. Ma questa cosa lui la sa bene. In questa settimana si sta allenando con la Prima Squadra: è un’opportunità importante, un’esperienza significativa che sta vivendo. Il ragazzo rimane ovviamente a disposizione e risponde sempre presente a ogni chiamata della Juve».
Allora credo che ci sarebbero problemi se tra qualche giorno dovesse fare un viaggio in America per il Mondiale per Club…
«Ad oggi non c’è stato nulla di concreto e nessuna comunicazione ufficiale. La Juve ha una rosa importante e diversi giocatori in prestito che rientreranno. È chiaro che, se un ragazzo a 19 anni dovesse avere la possibilità di fare un’esperienza del genere, sarebbe qualcosa di incredibilmente formativo.
Ovvio che viaggiare con la Juve per disputare un Mondiale sarebbe un’opportunità unica. Io lo tengo concentrato su ciò che è realmente il suo percorso ovvero la Serie C. Deve fare un campionato importante, perché quello è il presente. Naturalmente, è normale avere l’ambizione di salire, ma oggi il focus è tutto sulla maglia della Juventus Next Gen».
Per quanto riguarda la situazione contrattuale: sono già iniziati i contatti con la Juve?
«Il contratto scade nel 2026 con un’opzione da esercitare alla fine. Probabilmente qualcosa si muoverà prima, perché ci siamo già incontrati per cercare un punto di intesa. La trattativa è abbastanza semplice, perché la volontà di tutte le parti è chiaramente quella di proseguire il percorso insieme. È un grande segnale il fatto che, dopo solo un anno, la Juve chiami per sistemare già la parte contrattuale. La proposta della Juve di togliere l’opzione o comunque anticiparla rappresenta un attestato di stima e di fiducia per il lavoro svolto da Luca».
Luca deve aver convinto proprio per l’intensità e la costanza negli allenamenti…
«Ha fatto una serie di panchine, ma non ha mai mollato. Ogni allenamento, ogni settimana entrava con lo spirito giusto, e questo atteggiamento non è passato inosservato: chi lavora alla Juventus, con la competenza che ha, se n’è accorto. Io dico sempre che la panchina fa parte del calcio: c’è chi si siede e rimane fermo, e chi si siede, si accende e si rialza più forte di prima.
Luca, da questo punto di vista, ha dimostrato grande costanza e determinazione, sapendo che stava facendo un lavoro che gli serviva perché otto chili in più non sono solo una questione estetica ma è un cambiamento funzionale, fisico, concreto per poter salire di categoria».
Una curiosità sul ruolo di Luca in campo. È molto duttile ma lei in quale posizione lo vede meglio?
«In ambito giovanile ha sempre fatto l’attaccante, segnando tanti gol. È un mancino, ma utilizza molto bene anche il destro: porta palla e calcia di destro in modo naturale, e questo gli consente di muoversi in diverse zone del campo, soprattutto in quelle offensive. L’anno scorso, in Serie D, ha disputato una stagione importante con 35 presenze, ricoprendo ruoli diversi: ha fatto il quinto, la mezzala, la seconda punta e la prima punta.
Mi diceva spesso: “Basta che gioco, faccio anche il portiere”. Questa sua mentalità è un grande punto di forza. Per me è una seconda punta, ma può giocare anche come esterno alto in un 4-3-3. Ha gamba, salta l’uomo, crea superiorità numerica. Sicuramente è un profilo interessante e può venir fuori qualcosa di importante».
Con Brambilla come si è trovato?
«L’allenatore lo stima molto. A gennaio c’era la possibilità di mandarlo in prestito, ma è stato proprio il mister a dire: “No, Amaradio resta con noi”. Questo nonostante non lo avesse ancora conosciuto a fondo, né utilizzato molto in partita. Probabilmente, in allenamento è sempre stato bravo a far capire chi è, cosa può fare e cosa può dare alla squadra. Si è inserito sicuramente in una Serie C di alto livello, competitiva.
La possibilità di giocare sia con la Juve Primavera che con l’Under 23 lo ha aiutato molto, permettendogli di crescere e di farsi trovare pronto. Nel momento in cui c’era bisogno di dargli minutaggio, è sceso in Primavera con grande testa, approccio giusto e spirito positivo. Anche nel derby contro il Torino ha dimostrato tutto questo. Sono convinto che Luca potrà regalarsi un grande futuro e dare grandi soddisfazioni a lui in primis».
Si ringrazia Carlo Alberto Belloni per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.