Milannews24
·10 de julio de 2025
Allegri Milan, Pier Silvio Berlusconi non ha dubbi: «Lui l’uomo giusto e vi spiego perchè. Contento per l’arrivo di Ricci»

In partnership with
Yahoo sportsMilannews24
·10 de julio de 2025
Pier Silvio Berlusconi è tornato a parlare del Milan, rievocando con emozione i gloriosi anni della gestione paterna e analizzando, da tifoso appassionato, l’attuale momento della squadra rossonera. Le sue parole, riportate da Tuttosport durante la presentazione dei palinsesti Mediaset, offrono uno spaccato profondo del legame indissolubile che lo lega al club e una riflessione lucida sulle sfide che attendono il Diavolo.
“I ricordi degli anni al Milan sono qualcosa di indelebile,” ha dichiarato Berlusconi Jr., sottolineando come la gioia più grande fosse “vedere la soddisfazione per i risultati che ottenevamo negli occhi di mio papà.” Un’immagine potente che evoca il periodo d’oro del Milan berlusconiano, un’era di successi straordinari e di un calcio “spettacolare” che ha fatto sognare milioni di tifosi in tutto il mondo. La velocità con cui il sogno di Silvio Berlusconi si realizzava è un elemento che Pier Silvio ricorda con particolare affetto, evidenziando il visionario approccio del padre al mondo del calcio.
L’attuale stagione del Milan, tuttavia, è stata caratterizzata da alti e bassi, e Pier Silvio Berlusconi, pur non volendo entrare nei dettagli, ha commentato: “Cos’è successo nella scorsa stagione? Da fuori è difficile entrare nei dettagli. I risultati però sono sotto gli occhi di tutti.” Una constatazione che non nasconde una certa delusione per le performance altalenanti, ma che al tempo stesso mostra rispetto per le dinamiche interne del club.
Il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina rossonera è un’ipotesi che Pier Silvio accoglie con favore: “È un allenatore che stimo molto per quello che ha fatto con noi. Ci ha regalato l’ultimo scudetto dell’era di mio padre, è bravo e ha le idee chiare. È l’allenatore giusto.” Un endorsement significativo per l’ex tecnico, artefice dell’ultimo trionfo in Serie A sotto la gestione Berlusconi, a testimonianza della stima professionale e del riconoscimento dei meriti. La sua capacità di infondere disciplina e di ottenere il massimo dai suoi giocatori è un aspetto che Pier Silvio sembra apprezzare particolarmente, vedendo in lui la figura ideale per riportare stabilità e vittorie al club.
Un altro nome menzionato è quello di Ricci, che Berlusconi Jr. definisce “bravo”. L’attenzione si sposta poi sulla nazionalità dei giocatori, un tema caro all’era berlusconiana: “E poi è italiano: secondo me la scelta di provare a costruire un gruppo di italiani è corretta, ricorda quella di mio padre.” Un richiamo esplicito alla filosofia che ha contraddistinto il Milan di Silvio Berlusconi, basata sulla valorizzazione del talento italiano e sulla creazione di un nucleo forte e coeso di giocatori autoctoni, capaci di incarnare al meglio i valori del club. Questa strategia, secondo Pier Silvio, è fondamentale per creare un senso di appartenenza e di identità che, a suo parere, è venuto a mancare negli ultimi anni.
Nonostante l’ottimismo per alcune scelte future, Pier Silvio Berlusconi mantiene un approccio cauto riguardo alle ambizioni di vertice: “Obiettivo scudetto? Non diciamo quella parola per ora.” Un’affermazione che denota realismo e la consapevolezza che il percorso per tornare ai massimi livelli è ancora lungo. La sua analisi si conclude con una riflessione più profonda, che va oltre i semplici risultati sportivi: “Mi sembra che da qualche anno al Milan manchi una sorta di armonia. Anzi, la condivisione vera di un sogno.” Un’osservazione acuta che tocca un punto cruciale: per il Milan, la vittoria non è solo una questione di tecnica o tattica, ma anche di spirito, di unità e di una visione condivisa che sappia coinvolgere tutti, dalla dirigenza ai giocatori, fino ai tifosi. Ricostruire questa armonia e questo sogno condiviso sembra essere, per Pier Silvio Berlusconi, la vera sfida per il futuro del suo amato Milan.
En vivo