Milannews24
·26 August 2025
Zazzaroni non ci sta, che attacco alla proprietà del Milan: «Tare è costretto a fare…»

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Le mosse di mercato del Milan non smettono di far discutere. Nonostante i proclami iniziali di voler mantenere stabile la rosa, l’estate rossonera è stata un susseguirsi di partenze importanti e numerosi arrivi, al punto che il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, ha titolato il suo editoriale odierno “AC Milan Trading Center”.
Nel suo articolo, Zazzaroni si concentra in particolare sull’operato di Igli Tare, il nuovo direttore sportivo rossonero. Pur riconoscendo in Tare “uno tra i migliori operatori di mercato d’Europa”, il giornalista sostiene di non riuscire a vedere la sua impronta in questa sessione di mercato. Secondo Zazzaroni, il DS sarebbe “frenato, trattenuto, stretto fra paletti societari non abbattibili”. Questa visione suggerisce che Tare non abbia avuto la libertà di agire come avrebbe voluto, costretto a muoversi all’interno di direttive precise imposte dalla proprietà.
La critica si fa più specifica quando Zazzaroni tocca i punti deboli della rosa. Il Milan, a suo dire, “aveva assoluto bisogno di un grande difensore e un centravanti di livello e invece si ritrova senza l’uno e l’altro”. Invece, si è concentrato su altri ruoli, portando in rosa ben tre centrocampisti con caratteristiche simili, come Modric, Jashari e Ricci. L’esempio di Ricci è emblematico: il giocatore, pagato 27 milioni, era stato “prenotato a gennaio quando Allegri e Tare non erano nemmeno delle ipotesi”.
Le parole di Zazzaroni mettono in evidenza una possibile mancanza di sintonia tra le figure dirigenziali e le esigenze della squadra, specialmente considerando che l’allenatore del Milan è Massimiliano Allegri, noto per le sue chiare richieste in termini di organico. Sembra che le scelte di mercato non siano state del tutto allineate con le priorità tecniche di Allegri, creando una situazione di potenziale squilibrio. Il dibattito è aperto: il mercato del Milan è il frutto di una precisa strategia societaria o il risultato di una gestione complicata e non del tutto coerente?