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·6 May 2024

Zanetti: «Sassuolo-Inter? Fastidio per tutti! Lautaro Martinez resta»

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C’è tanto mercato nell’intervento di stasera di Zanetti. Il vice president dell’Inter non si sottrae alle questioni sui prossimi acquisti e cessioni: le sue dichiarazioni da DAZN.

IL RAMMARICOJavier Zanetti torna sull’eliminazione dell’Inter dalla Champions League: «Sempre c’è una lezione da imparare. Resta il rammarico, perché c’è stata un’opportunità di poter passare noi e purtroppo non l’abbiamo sfruttata. Sia nella partita d’andata sia nel ritorno potevamo fare quel gol che ci permetteva di passare. La Champions League è la competizione dei dettagli, soprattutto con una squadra fastidiosa come l’Atlético Madrid. Però c’è tutto da imparare. Spero di poter alzare un’altra Champions League da dirigente, sarebbe fantastico».


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LE BANDIERE – Zanetti vorrebbe una nuova bandiera dell’Inter, come lui: «Sarebbe bellissimo, perché vuol dire che uno sta bene all’Inter e ci tiene. Lautaro Martinez è sei anni con noi, poi anche Alessandro Bastoni, Nicolò Barella e Federico Dimarco se li senti parlare sono identificati con questi colori. A me piacerebbe tantissimo che qualcuno possa fare una carriera come la mia. Quando hai grandi giocatori è normale che altre squadre vengano a interessarsi, poi sta a uno decidere rimanere qui. Arrivate telefonate? Tante, sono giocatori che hanno fatto una stagione straordinaria ed è normale fare telefonate. Dimarco è cresciuto tantissimo, è andato altrove e adesso è tornato: si sta vedendo la classe che ha, è un interista vero e lo dimostra in campo e fuori, con i cori».

Il mercato dell’Inter secondo Zanetti

VOLONTÀ CHIARA – Zanetti è convinto che i big non chiederanno la cessione all’Inter: «La nostra tranquillità, e l’ha detto anche Giuseppe Marotta, è che se senti parlare i giocatori sono tutti contenti di restare. L’anno prossimo avremo la Champions League, il Mondiale per Club e il campionato da difendere: per questo dovremo fare una squadra molto competitiva. Gli attaccanti? Il mister li utilizza tutti, ci sono tante partite così impegnative e c’è bisogno di tutti. Mauro Icardi? Sappiamo le cose come sono andate. Lui è andato via, da tanto non lo sento ma lo vedo volentieri a Milano quando torna».

CESSIONI PESANTI? – Zanetti prosegue il discorso mercato: «In Champions League ci saranno più partite, c’è anche il Mondiale per Club. Non dobbiamo aprire un ciclo: è iniziato il primo anno di Antonio Conte. Abbiamo vinto due scudetti più Coppa Italia e Supercoppa Italiana, siamo riusciti anche cedendo qualche giocatore a tenere la squadra molto forte. Lo scudetto del Milan nel 2022? Una grande occasione che può capitare, il calcio insegna che può capitare. Sono stati bravi loro che ci hanno creduto fino alla fine. Vincere lo scudetto da dirigente è una sensazione differente: si soffre di più da fuori, ma sono super felice. Farne parte ti rende molto felice. Lautaro Martinez resta? Si può stare tranquilli, l’ha detto anche lui recentemente».

Il commento finale di Zanetti, sull’Inter e non solo

IL PASSATO – Zanetti non dimentica José Mourinho: «Ci sentiamo. So quanto ci tenga per le sue squadre e che è dispiaciuto per come è stato mandato via dalla Roma: non se lo aspettava, ma questo è il calcio. La festa scudetto? C’era questa voglia della seconda stella, poi nella partita col Milan. Per come è stato il percorso i nostri tifosi aspettavano questo festeggiamento e sono venuti a festeggiare con noi. Giusto così: ora i ragazzi non se ne rendono conto, ma col passare del tempo vedranno che hanno scritto la storia del club. L’Italia è diventato il mio Paese, senza dimenticare l’Argentina dove sono nato. Agli Europei dovrà fare un grande lavoro Luciano Spalletti, però mi auguro che si possa fare bene e poi andare ai Mondiali».

LA CHIUSURA – Così Zanetti per completare la lunga intervista: «Mi ha sorpreso che il Napoli non si sia ripetuto. Dei giocatori dell’Inter mi ha sorpreso Carlos Augusto, che non conoscevo: è molto intelligente, può giocare difensore o terzino e non lo vedi mai in affanno. Poi mi piace molto Matteo Darmian, che dove lo metti ha sempre un rendimento molto alto. Davide Frattesi quando è entrato ha sempre avuto voglia di spaccare tutto: fa parte delle sue caratteristiche. La sconfitta col Sassuolo? Ha dato fastidio a tutti: a Simone Inzaghi, ai giocatori e a tutti. Ha fatto gol e si è difeso, noi abbiamo avuto occasioni ma non siamo riusciti a segnare. Un buon segnale che l’allenatore e i giocatori siano arrabbiati. Il prossimo anno sarà un campionato diverso, riconfermarsi è difficile e abbiamo questa grande sfida».

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