Cagliarinews24
·6 June 2025
Wieteska: «Al Cagliari giocavo poco, con l’allenatore era arrivato il momento di cambiare. Positiva la mia esperienza al Paok. Futuro? Vedremo…»

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·6 June 2025
Mateusz Wieteska, difensore del Cagliari tornato dal prestito al PAOK Salonicco e attualmente impegnato con la nazionale polacca, si è raccontato in una lunghissima intervista rilasciata all’emittente Tvpsport.pl. Diversi i temi trattati tra cui la sua esperienza in rossoblù, il trasferimento in Grecia a gennaio, il futuro e tanto altro. Vi riportiamo di seguito le sue dichiarazioni:
CRITICHE – «Non cambierei nulla, se ci fosse una possibilità, ripeterei esattamente tutte le decisioni prese negli ultimi anni. Le critiche che mi hanno colpito sono state spiacevoli per me e la mia famiglia, però mi hanno anche insegnato molto».
STABILITÀ – «Sì, ma ultimamente la mia non è stata così. Motivo? È difficile dirlo. Se avessi giocato tutte le partite a Cagliari al massimo livello, probabilmente l’avrei raggiunta la stabilità. E dato che non è andato tutto secondo i miei piani, né quelli della società, sto cercando un altro posto dove giocare».
PAOK SALONICCO – «La scorsa stagione avrebbe potuto essere identica alle due precedenti. Il PAOK voleva farmi tornare in estate, ma ci sono riusciti solo in inverno. Non ho ottenuto prima il consenso del Cagliari, perché il club italiano aveva ceduto in prestito il greco Pantelis Hatzidiakos all’FC Copenhagen poco prima. Così ho trascorso la stagione autunnale in Italia e ho passato molte settimane in panchina. Ho iniziato a giocare solo tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di quest’anno. In totale, ho giocato solo 181 minuti, il che non mi ha soddisfatto. Non ho giocato da settembre a novembre, sono stato anche fuori dal campo per un infortunio, ma le cure sono durate tre settimane. Sono tornato in campo solo dopo un prestito invernale al PAOK, dove ho giocato dieci delle tredici partite».
SCELTA – «Se dovessi scegliere di nuovo – anche sapendo cosa sarebbe successo dopo – rifarei la stessa cosa. Ho sempre avuto in mente che mi sarebbe piaciuto giocare in Serie A, mettere alla prova le mie capacità nella “patria dei difensori”, quindi se si presentasse di nuovo un’offerta del genere, ne approfitterei sicuramente e ci proverei. Dopo che me ne sono andato, il Clermont Foot è retrocesso dalla Ligue 1, e in quella attuale ha giocato i play-off per rimanere in Ligue 2, vincendo di misura. A Cagliari non è andato tutto come avevo previsto, ma lì ho avuto maggiori opportunità di cambiare squadra».
STAGIONE 2023/24 – «Non è che tutte le partite che ho giocato siano state negative per quanto riguarda la mia prestazione. Ho fatto buone partite, ho ricevuto recensioni positive. Nella prima stagione ero in buona salute e sono rimasto in panchina per decisione del mister. Sono diventato riserva dopo essere tornato dal ritiro della nazionale nell’ottobre 2023. Avevamo pochi punti, quindi il mister ha apportato dei cambiamenti. A cavallo tra l’anno ho giocato un po’, ma poi la società ha ingaggiato il colombiano Yerry Mina, che ha giocato quando era in salute. Ero il suo sostituto o entravo in campo quando era necessario per mantenere un buon risultato. Per me è stato difficile inserirmi nella formazione titolare».
MANCATO TRASFERIMENTO AL PAOK LA SCORSA ESTATE – «Volevano (Cagliari ndr) che rimanessi in Italia e giocassi in Serie B, cosa che non ho accettato. Sapevo di poter giocare altrove, nella massima serie, e lottare per qualcosa, non in Italia. Dopo la chiusura del mercato nei principali campionati europei, alcuni paesi potevano ancora importare giocatori e quindi il PAOK voleva me. Tuttavia, in precedenza, come ho detto, il Cagliari aveva prestato un difensore greco alla Danimarca e ho sentito dire che “hanno bisogno di me e non possono liberarsi di un altro difensore”».
MOMENTO DI CAMBIARE – «Non voglio dire che tutto sia successo per colpa del Cagliari. Tutti si sono allenati al massimo delle loro potenzialità ed è stato l’allenatore a prendere la decisione sulla formazione. Se non mi ha scelto, significa che qualcosa non andava. Io e l’allenatore abbiamo deciso che in inverno era il momento di cambiare, di giocare. Venire al PAOK è stata una buona scelta. Sono arrivato in Grecia mercoledì e domenica ho debuttato in una nuova squadra. Mi volevano lì. Su tredici possibili partite in cui avrei potuto giocare perché non ero iscritto all’Europa League, ne ho giocate dieci. A Cagliari probabilmente non avrei collezionato così tanti minuti».
ESPERIENZA IN GRECIA – «Mi sono trovato bene lì. Tutti gli allenatori dello staff erano contenti di me. Lo so perché ho parlato con loro prima di partire e vorrebbero continuare a lavorare insieme. Ma non tutto dipende da loro».
STAGIONE 2025/26 – «Ho ancora un contratto biennale, non ho sentito parlare di alcun interesse, quindi posso immaginare tutto. Per ora, dico di sì, inizierò la prossima stagione a Cagliari, ma non so come andrà a finire. Ho visto che la società cambierà allenatore, quindi vedremo. La questione si sta evolvendo».
FUTURO – «Innanzitutto, vorrei parlare con il nuovo allenatore, il direttore sportivo e il proprietario del club, perché non so a che punto sono, come vedono il mio futuro. E poi deciderò e sceglierò l’opzione migliore per me. Se mi dicono di cercare un club, allora… lo farò. La cosa più importante è tornare a giocare regolarmente».