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·2 July 2025

VAR allo stadio: in Serie A gli arbitri spiegheranno le decisioni

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Quella che è appena iniziata sarà molto probabilmente una stagione di grandi cambiamenti per l’Associazione Italiana Arbitri (AIA). Una vera e propria rivoluzione che toccherà vari aspetti del mondo arbitrale, dal piano tecnico a quello economico, passando per innovazioni tecnologiche e rinnovamenti generazionali, la stagione 2025/26 segna l’inizio di una nuova fase.

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, dall’annata 2025/26 in Serie A ci sarà l’in-stadium VAR announcement, ovvero la comunicazione allo stadio (e di conseguenza anche agli spettatoti a casa) dell’esito della revisione VAR dopo una On Field Review o una revisione particolarmente lunga da parte dello stesso arbitro centrale. Una novità che stiamo vedendo già in azione al Mondiale per Club e che in Italia era stata introdotta per semifinali e finale di Coppa Italia, anche se in quelle cinque partite non c’è stato modo di vederla all’opera.


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A livello di cariche dirigenziali, anche per la prossima stagione Gianluca Rocchi è stato confermato alla guida della CAN A, mentre Daniele Orsato — salvo sorprese — sarà a capo della CAN C, con il raduno previsto a Cascia dal 30 luglio al 5 agosto. Stefano Braschi invece prenderà il timone della CAN D, in seguito alla promozione di Alessandro Pizzi in C.

Tornando alle novità tecnologiche, invece, in Serie C e nella Serie A femminile arriverà invece il cosiddetto Video Support (o VAR light), una versione semplificata e senza presenza fisica nel VOR. L’implementazione completa richiederà ancora tempo: la FIFA sta definendo gli ultimi dettagli.

Dal punto di vista associativo, si prepara una riforma strutturale con l’introduzione del Direttore Tecnico a partire dal 2026/27, una figura voluta per mettere un argine alle ingerenze politiche interne. Sul fronte economico è stato approvato il TFA, il trattamento di fine arbitraggio: una misura opzionale pensata per facilitare il reinserimento nel mondo del lavoro degli arbitri dismessi, offrendo loro la possibilità di restare attivi nell’ambito associativo.

Si punta anche su un cambiamento generazionale. La selezione degli arbitri diventerà più rigorosa, con promozioni che non saranno più automatiche: non più cinque salti di categoria obbligati, ma da tre a cinque, così da valorizzare solo i più meritevoli. Nelle prossime 48 ore, Zappi e il Comitato Nazionale definiranno i nuovi organigrammi. Ancora da sciogliere il nodo dei vice di Orsato, con Ciro Carbone e Alessandro Giallatini — suoi ex assistenti — che potrebbero lasciare definitivamente il campo per seguirlo in questa nuova avventura, ma con compensi decisamente inferiori.

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