Torino, Vanoli: “Dopo la sosta inizia altro campionato, speriamo di recuperare i giocatori infortunati” | OneFootball

Il Torino di Paolo Vanoli non riesce ad invertire il trend nel derby della Mole: sconfitta per 2-0 all’Allianz Stadium contro la Juventus.

Continua il momento decisamente delicato del Torino di Paolo Vanoli: terza sconfitta consecutiva per i granata in campionato, dopo Roma e Fiorentina. Derby della Mole che continua a rimanere un grande tabù per il Toro: 14 sconfitte e 5 pareggi negli ultimi 19 incroci. Da valutare anche le condizioni fisiche di Ilic e Ricci, usciti nel corso della gara dello Stadium per problemi fisici.

Torino, le parole di Paolo Vanoli dopo la sconfitta nel derby contro la Juventus

Paolo Vanoli ai microfoni di Sky Sport, ha commentato la sconfitta del suo Torino per 2-0 nel derby contro la Juventus.

Il commento sulla partita. “Mi è piaciuta molto la squadra, in questo momento giustamente il peso offensivo ci manca un pochettino. Dobbiamo essere più bravi, penso che in questo momento nonostante tutto abbiamo interpretato bene la partita. Purtroppo sono cambiate delle dinamiche, dobbiamo resettare e capire la nostra situazione con grande umiltà. Il primo obiettivo è la salvezza, il nostro vero campionato comincia dopo la sosta“.

Fino a gennaio però non si può cambiare in attacco. “Le nostre soste sono un po’ difficoltose, quando hai quattordici giocatori in Nazionale ti viene difficile lavorare su queste situazioni. Dobbiamo aspettare la settimana prima di Monza, Sanabria è l’unica punta che abbiamo e avrà questa trasferta. Speriamo di recuperare Adams“.

C’è il rischio depressione? “Questi momenti bisogna superarli e alzare la testa, ci sono dei momenti belli come all’inizio e adesso ci sono questi. I ragazzi devono guardare avanti e lottare, dobbiamo solo lavorare“.

Torino arrendevole? “Stiamo attraversando un momento non facile, quando ti manca un giocatore come Zapata o anche Adams essere pericolosi in fase offensiva non è facile. Dobbiamo continuare e cercare situazioni diverse, dobbiamo dare qualcosa in più“.