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·1 February 2025

Thuram bomber atipico capace di pensare prima alla squadra

Article image:Thuram bomber atipico capace di pensare prima alla squadra

Le partite con Lecce e Monaco hanno messo in evidenza l’unicità di Marcus Thuram, un attaccante capace di mettere sempre la squadra al primo posto.

GIOCATORE UNICO – Marcus Thuram è un attaccante particolare. Verrebbe da dire atipico, ma non parliamo di modo di interpretare il ruolo in campo. In generale potremmo dire che è proprio un calciatore atipico. Per stile, origine, modo di porsi, carriera. Un insieme personale particolare, che ha un suo riflesso anche in campo. E tra Lecce e Monaco si è avuta una dimostrazione di questo suo essere unico.


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PROTAGONISTA, MA A SUO MODO – Thuram infatti è stato grande protagonista delle due gare. Le prestazioni dell’Inter hanno avuto un contributo decisivo dal numero nove, che è parso capace di accelerare e passare sopra agli avversari a volontà. Producendo degli scatti di talento abbaglianti. Non per questo però il francese ha voluto prendersi la scena. Non si è fatto trascinare dall’ego e si è accontentato, per così dire, delle giocate utili. Quelle che servivano nel momento in cui servivano. Con un dato che ci fa capire il discorso: i tiri tentati.

LA RICERCA DEL GOL – Gli attaccanti infatti vivono per il gol. Hanno una sorta di ossessione. Un’idea fissa che ne orienta tutte le azioni. I gol sono tutto, quasi ciò che li definisce in modo esclusivo. E di conseguenza gli attaccanti manifestano questa loro ossessione in campo. Cercando la porta in modo insistito, a volte potremmo appunto dire ossessivo (se guardate giocare Krstovic del Lecce avete un ottimo esempio). Diventando egoisti, come si dice. Mettendo l’io davanti al noi, per quanto poi il gol faccia comodo a tutti e quindi venga accettato. Mettendo la possibilità di gonfiare la rete davanti a tutto e tutti. Bene, Thuram si sta dimostrando refrattario a tutto questo.

Thuram e una dote caratteristica mostrata all’Inter

CONTROLLARE GLI ISTINTI – Il francese infatti è stato a lungo il vero bomber della squadra in questa stagione. L’uomo cui è richiesto di riempire l’area e lavorare da prima punta. Il terminale offensivo designato. Eppure segnare non gli interessa. O meglio, non tanto da mettersi davanti al piano partita. Da cercare di risolvere tutto da solo. Un fatto che verrebbe naturale per un elemento come Thuram, che è il miglior giocatore stagionale dell’Inter. Per di più in un momento di forma notevole. Un insieme che potrebbe trasportarlo ad ergersi a trascinatore unico. Invece la sua scelta è di lavorare per la squadra. Di fare la differenza, ma nei momenti in cui è concesso. Una scelta che potremmo definire minimale. Con un riflesso chiarissimo dato appunto dalle conclusioni tentate in queste due partite in cui era così in forma.

PARTITE ESEMPIO – Thuram tra Lecce e Monaco ha messo insieme due tiri. Di cui solo uno in porta. Su un totale di oltre quaranta tocchi di palla. Dumfries, per fare un esempio, ne ha tre. Barella, per farne un altro, solo col Monaco arriva a due. Il dato del francese insomma è una particolarità, che mostra un giocatore con un’indole unica. Atipica, come si diceva. Capace di fare la differenza senza il bisogno di avere tutti i riflettori addosso.

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