Stankovic Inter, c’è l’accordo con il Club Brugge: la decisione sulla recompra | OneFootball

Stankovic Inter, le ultime sul futuro del centrocampista serbo nerazzurro dopo il prestito al Lucerna. Tutti i dettagli in merito

Il futuro di Aleksandar Stankovic, centrocampista classe 2005 di proprietà dell’Inter, è ormai indirizzato verso il Club Brugge. Come riportato da Fabrizio Romano e confermato anche da Matteo Moretto, tra il club belga e quello nerazzurro è stato raggiunto un accordo verbale di massima per il trasferimento del giovane talento. I dettagli finali dell’operazione sono in fase di definizione, ma il trasferimento è da considerarsi in dirittura d’arrivo.

L’intesa tra le due società prevede condizioni precise, a partire dall’inserimento di clausole strategiche: sarà infatti presente una clausola di recompra a favore dell’Inter, che consentirà ai nerazzurri di riportare il giocatore a Milano qualora dovesse esplodere in Belgio. Inoltre, verrà inserita anche una percentuale sulla futura rivendita, in modo da garantire al club italiano un ritorno economico nel caso in cui il Club Brugge decidesse di cederlo a cifre importanti.

Stankovic verso il Club Brugge: accordo con l’Inter e clausola di recompra

Aleksandar Stanković, figlio dell’ex leggenda nerazzurra Dejan Stankovic, è atteso a breve in Belgio per sostenere le visite mediche e firmare il contratto. Dopo una stagione in prestito al Lucerna, dove ha mostrato buone qualità tecniche e carattere, il giovane centrocampista era alla ricerca di un progetto che gli garantisse continuità di impiego e crescita. Il Club Brugge rappresenta oggi una realtà ambiziosa, che ha già dimostrato in passato di saper valorizzare giovani talenti a livello internazionale.

Per l’Inter, si tratta di un’operazione in linea con la nuova strategia del club: cedere giovani promettenti garantendo però il controllo sul loro futuro. Stankovic non esce quindi definitivamente dal progetto nerazzurro, ma intraprende un percorso all’estero che potrebbe portarlo, un giorno, di nuovo a San Siro. Un arrivederci, più che un addio.