Simonelli presidente della Lega Serie A: «Voglio essere l’uomo della conciliazione, voglio aiutare a trovare i nuovi Totti e Del Piero» | OneFootball

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·22 December 2024

Simonelli presidente della Lega Serie A: «Voglio essere l’uomo della conciliazione, voglio aiutare a trovare i nuovi Totti e Del Piero»

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Le parole di Ezio Simonelli dopo l’elezione a nuovo presidente della Lega Serie A: «Voglio essere una figura di conciliazione, ce n’è bisogno»

Ezio Simonelli è il nuovo presidente della Lega Serie A: di seguito le sue parole a La Repubblica dopo l’elezione.

ELEZIONE – «Mi piace la parola pacificatore. Credo di pace ci sia bisogno, nel calcio italiano. Nello sport si combatte lealmente per vincere e poi con altrettanta lealtà e onestà si fanno gli onori al vincitore. Qui il combattimento non è stato molto leale. Ero pronto a fare un discorso di conciliazione, non per dire ‘sarò il presidente di tutti’, che è quello che dice chi poi fa il presidente di qualcuno. Io dico che sarò un presidente che ascolta le istanze di tutte e 20 le società, non solo di due o tre. Ci saranno volte in cui gli interessi saranno in contrasto e bisognerà trovare mediazioni».


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OBIETTIVI – «In questa fase c’è una disponibilità del governo ad ascoltarci. I temi da presentare sono il ripristino del decreto crescita per gli sportivi, che ridurrebbe la tassazione su chi arriva dall’estero. La possibilità di sponsorizzazioni da società di scommesse. La lotta alla pirateria, su cui la Lega sta già ottenendo molti risultati. La nomina di un commissario per il problema stadi, che credo sia nelle corde di questo governo e del ministro. Anche a Milano Cortina, dove sono nell’organismo di vigilanza, ho visto che il commissario sulle opere è stato davvero utile. Per le imprese si sono fatti investimenti in Ricerca e Sviluppo. Ecco, i vivai per il calcio sono ricerca e sviluppo. Se si potesse fare, applicherei il decreto crescita anche ai giovani calciatori, con una defiscalizzazione sotto una certa età. Sarebbe importante anche per la Nazionale, per provare ad avere nuovi Totti, Del Piero, Cannavaro: magari i club punterebbero su un giovane italiano anziché andarlo a prendere in Portogallo».

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