Severgnini perplesso: «Arnautovic, come puoi? Dico una cosa con affetto!» | OneFootball

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·7 May 2024

Severgnini perplesso: «Arnautovic, come puoi? Dico una cosa con affetto!»

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Il giornalista Beppe Severgnini, tifoso nerazzurra, sfrutta il lancio del suo libro ‘Interstellar’ dedicato allo scudetto della seconda stella per parlare dell’Inter. Il suo focus è anche sull’attacco, con qualche perplessità su Marko Anrautovic.

METODI – Beppe Severgnini, intervenuto ospite su “Tutti Convocati”, parla del suo libro dedicato in cui racconta l’avventura della seconda stella dell’Inter. Inoltre, il giornalista, si sofferma anche su altri temi, fra cui i dubbi su Arnautovic. Così il giornalista a Radio 24: «L’Inter la nuova Juventus che costruisce un impero su cui non tramonta il sole? Io lo escludo, anche per alcuni metodi. Ormai son passati tanti anni, non passiamoci sopra. Alcune cose accadute in passato mi auguro che non accadano mai più perché da tifoso non mancherei di farle notare».


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Le perplessità di Severgnini su Arnautovic

CHANCE – Beppe Severgnini continua, con un focus sull’attacco dell’Inter: «Tornando al calcio, penso però che abbiamo assolutamente bisogno di un’alternativa in attacco. Perché all’Inter è andata bene che quei due, Lautaro Martinez e Marcus Thuram, non si sono fatti male quest’anno. Non puoi giocare con due punte e due che ci provano. Io non so cosa stava pensando Arnautovic quando è subentrato dalla panchina contro il Sassuolo. Ma hai delle chance, non puoi entrare in quel modo lì. Lo dico con tutto lo affetto».

GIOIE DA TIFOSO – Non solo Arnautovic e l’Inter, Beppe Severgnini parla anche di altre squadre e tifoserie: «Io amo l’Inter, è la mia favola, ma sono pieno di rispetto per tutti quelli che tifano squadre e questo tipo di soddisfazioni non ne hanno mai. Ma ne hanno altre e possono essere uguali. Quando ti salvi pensando di andare in Serie B, o se arrivi in Champions League quando non sei abituato. Penso al Bologna e alla gente felice come lo sono io oggi da interisti. Le tifoserie ammirevoli sono quelle che non vincono sempre».

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