Calcio e Finanza
·8 February 2025
San Siro, scontro sul progetto: Inter e Milan chiedono più tempo, il Comune dice no
![Article image:San Siro, scontro sul progetto: Inter e Milan chiedono più tempo, il Comune dice no](https://image-service.onefootball.com/transform?w=280&h=210&dpr=2&image=https%3A%2F%2Fwww.calcioefinanza.it%2Fwp-content%2Fuploads%2F2025%2F02%2FIMG_3723-scaled.jpeg)
In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·8 February 2025
Ora è una vera corsa contro il tempo per il nuovo stadio di Milan e Inter. Come riportato dall’edizione milanese del Corriere della Sera, ieri si sono tenuti due incontri tra le squadre, il Comune e la Regione per discutere i prossimi passi. Sul tavolo di Palazzo Marino in particolare c’era il tema il piano di fattibilità tecnico-economica aggiornato e l’offerta per l’acquisto di San Siro e delle aree circostanti.
Milan e Inter hanno fissato come data di consegna il 20 marzo, ma la questione è più complessa: tra i due club ci sarebbero visioni differenti sia sul progetto sia sulla gestione successiva allo stadio. Tuttavia, per Palazzo Marino questa tempistica è troppo lunga e si chiede di anticipare la presentazione entro la fine di febbraio. Il timore è che eventuali ritardi possano compromettere l’intero iter, che deve concludersi con la vendita entro l’estate o, al massimo, a settembre, prima che a ottobre scatti il vincolo sul secondo anello.
Le fasi da affrontare sono numerose. La prima riguarda la valutazione del progetto da parte degli uffici comunali, già sotto forte pressione per la stesura del Piano di Governo del Territorio (Pgt). Il secondo passaggio, più formale, consiste nella pubblicazione di un avviso pubblico per verificare l’eventuale interesse di altri soggetti all’acquisto. Infine, rimane il nodo della possibile necessità di indire comunque una gara per la vendita, su cui non c’è ancora chiarezza. Nel 2023, però, è stata introdotta una modifica alla legge sugli stadi: l’attuale articolo 4 permette al Comune di avviare una trattativa privata con i proponenti, in modo da velocizzare la presentazione e la negoziazione del progetto urbanistico e soddisfare così tutte le richieste della parte pubblica. Nonostante ciò, la storia travagliata del progetto San Siro bis lascia aperta l’incognita di possibili ricorsi o ostacoli che potrebbero bloccare il processo.
Il sindaco Giuseppe Sala, d’altra parte, aveva già messo in chiaro la sua posizione: “Il 2025 deve essere l’anno della verità sul nuovo stadio. Se non si fa adesso, non si farà più”, aveva dichiarato nel tradizionale brindisi di Natale con i giornalisti, ribadendo la necessità di rispettare il cronoprogramma di questa lunga vicenda iniziata nel 2019. Se tutto procederà senza intoppi, la vendita dello stadio sarà formalizzata a luglio con la firma del contratto di compravendita, permettendo così a Milan e Inter di avviare la riqualificazione dell’area. Il progetto prevede l’abbattimento parziale del Meazza per fare spazio a un nuovo impianto multifunzionale, che includerà non solo lo stadio, ma anche uffici, aree verdi, un museo, infrastrutture sportive e spazi commerciali.
L’intervento interesserà un’area di 280 mila metri quadrati, classificata dal Pgt come “Grande funzione urbana San Siro”. Circa 100 mila metri quadrati saranno destinati a edifici commerciali, uffici e hotel. Proprio il comparto commerciale è stato al centro della riunione in Regione, poiché necessita del Provvedimento autorizzatorio unico regionale. Tuttavia, resta il vincolo che impedisce la costruzione di nuove abitazioni nell’area.
Il valore economico della cessione è stato definito dall’Agenzia delle Entrate, che ha stimato un importo complessivo di 197 milioni di euro per l’intera area di San Siro, considerando lo stadio Meazza nelle condizioni attuali. La cifra è stata suddivisa in 124 milioni di euro per il valore del terreno e 73 milioni di euro per lo stadio. Per fare un confronto, nel 2019, quando Milan e Inter avevano presentato un progetto simile, il valore patrimoniale era stato stimato in 103 milioni di euro.
Live