Calcio e Finanza
·28 August 2025
San Siro, Inter e Milan accelerano: l'offerta di acquisto scade il 30 settembre

In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·28 August 2025
Le scadenze da tenere a mente sono due per quanto riguarda il futuro di San Siro, ancora in attesa di essere ceduto (insieme alla aree limitrofe di interesse) a Inter e Milan da parte del Comune di Milano.
Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, sono due le date cerchiate in rosso, sia a Palazzo Marino che nelle sedi due due club milanese: il 10 novembre, quando dovrebbe entrare in vigore il vincolo sul secondo anello dell’impianto, e il 30 settembre, data ultima di validità dell’offerta presentata da Inter e Milan per rilevare San Siro e le aree circostanti.
Se si dovesse andare oltre quel termine, soprattutto per quanto riguarda la data del vincolo sul secondo anello, il percorso per i club rischierebbe di complicarsi notevolmente. Per Inter e Milan, infatti, la priorità è chiudere l’intesa entro la fine di settembre: in caso contrario, i tempi si farebbero troppo stretti, visto che il vincolo sul secondo anello scatterebbe poco dopo, rendendo potenzialmente nulla qualsiasi cessione successiva. Proprio per questo motivo i club hanno fissato con il Comune una deadline chiara, quella del 30 settembre, come data entro cui considerare valida la loro proposta di acquisto dello stadio e delle aree limitrofe.
Il negoziato si è già dilungato più del previsto, soprattutto a causa delle indagini che hanno investito Palazzo Marino lo scorso luglio, mese in cui si pensava di arrivare alla conclusione. Dopo l’apertura dei procedimenti da parte della Procura, il sindaco Giuseppe Sala ha preferito rinviare la questione a settembre, decisione concordata anche con il Partito Democratico, che spingeva per prendere tempo ed evitare contrapposizioni con la magistratura. Ora però, per le due società, la priorità è chiudere entro la fine di settembre, obiettivo ribadito anche dallo stesso Sala, che nei mesi scorsi aveva sottolineato come fosse necessario che «il Consiglio comunale si esprima entro fine settembre se vogliamo rispettare come mi pare doveroso, il vincolo posto dalla sovrintendenza».
Il voto in Aula, tuttavia, si preannuncia complesso: all’interno della maggioranza crescono i malumori legati all’incertezza ancora esistente sull’intesa con i club, soprattutto riguardo al prezzo di vendita. Per questo motivo il Partito Democratico ha già in programma, la prossima settimana, un confronto con la vicesindaca Anna Scavuzzo, che con la delega temporanea all’Urbanistica (dopo le dimissioni dell’ex assessore Giancarlo Tancredi) segue il dossier, così da chiarire ai consiglieri i contenuti su cui saranno chiamati a esprimersi. Lo stesso tipo di riunioni è previsto anche tra i membri della giunta, con incontri mirati dedicati esclusivamente alla partita San Siro.
Al momento, nonostante le tensioni, i numeri per l’approvazione in Consiglio dovrebbero esserci. Su 31 consiglieri di maggioranza (escluso il sindaco), i contrari dichiarati sono sei: i tre esponenti dei Verdi — Tommaso Gorini, Francesca Cucchiara e Carlo Monguzzi —, il consigliere del gruppo misto Enrico Fedrighini e i due dem Alessandro Giungi e Rosario Pantaleo. Restano poi cinque voti incerti, che potrebbero risultare decisivi.
Proprio perché lo scenario resta ancora aperto, non sorprende che il Milan preferisca mantenere viva l’alternativa di San Donato: l’accordo di programma su quell’area è stato soltanto sospeso e rimarrà congelato fino a ottobre. Se entro quella data l’operazione legata a San Siro non dovesse andare a buon fine, il progetto di San Donato tornerebbe in primo piano, con il conseguente riavvio delle procedure amministrative già avviate.