Calcio e Finanza
·3 July 2025
San Siro, incontro positivo tra i club e Sala: si tratta sulle cifre

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·3 July 2025
Nella giornata di ieri si è svolto un nuovo incontro tra il sindaco di Milano Giuseppe Sala e i rappresentanti di Milan e Inter con al centro dei discorsi il futuro dell’attuale stadio San Siro e il progetto di realizzazione di un nuovo impianto nelle aree limitrofe, entrambe dovrebbero diventare di proprietà dei club entro questa estate.
Come riporta l’edizione odierna de La Repubblica-Milano, questo ennesimo confronto si è svolto, fanno sapere le parti, in un clima positivo e ottimista, ma non ha ancora portato a una conclusione definitiva sull’operazione San Siro.
L’intenzione condivisa è quella di arrivare a un’intesa entro il 31 luglio, o addirittura nei prossimi giorni, ma permangono questioni aperte, in particolare riguardanti le clausole societarie e il prezzo finale dell’operazione. Le garanzie richieste dal Comune contro eventuali speculazioni non sono ancora state messe nero su bianco, e anche sul valore economico dell’acquisto si continua a limare.
L’incontro, durato oltre due ore e mezza, si è svolto su due livelli: uno politico, a cui hanno partecipato Sala, Paolo Scaroni per il Milan, e i rappresentanti dei fondi Oaktree e Redbird, e uno tecnico, che ha coinvolto staff legali e consulenti fino a tarda sera. Nessuna dichiarazione sostanziale al termine dell’incontro, se non un laconico «work in progress» da parte di Scaroni. La lunghezza del confronto e l’uscita scaglionata dei partecipanti fanno pensare che permangano criticità, specialmente per il Milan, che ha già investito nel progetto alternativo dello stadio a San Donato.
Uno dei nodi principali riguarda la governance della società che rileverà San Siro: il Comune pretende che Inter e Milan abbiano una presenza esplicita e visibile, non solo i fondi. In più, l’amministrazione vuole evitare che i diritti volumetrici vengano poi rivenduti a terzi, aprendo la strada a operazioni speculative. Da qui la necessità di inserire clausole precise per salvaguardare l’interesse pubblico.
Sul prezzo di vendita e le voci di spesa c’è maggiore apertura, anche se non è ancora stata definita una cifra finale. Si discute dei costi di bonifica (che potrebbero essere contenuti vista la bassa presenza di inquinanti rilevata di recente), la demolizione del Meazza (su cui il Comune non vuole fare concessioni), e del verde da realizzare nell’area circostante. In particolare, il Municipio 7 e alcuni consiglieri comunali spingono per aumentare la quota di verde profondo, con alberi ad alto fusto e suolo permeabile. Anche l’ipotesi di arretrare il nuovo stadio rispetto alle abitazioni di via Tesio è oggetto di trattativa.
Tutte queste voci comportano costi differenti e incidono sull’accordo finale. Le prossime ore saranno decisive per capire se l’ottimismo manifestato troverà riscontro concreto e se si riuscirà davvero, dopo anni di rinvii e incertezze, a raggiungere un’intesa. Se le trattative continueranno spedite, i primi accordi potrebbero arrivare già entro la fine della settimana.