Milannews24
·11 August 2025
Ricci Milan, Aldo Serena non ha dubbi! Quel compagno di squadra sarà fondamentale per l’italiano

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·11 August 2025
Aldo Serena, ex attaccante di spicco con un passato illustre anche nel Milan, non le manda a dire. In una recente intervista rilasciata a Il Giornale, Serena ha espresso un giudizio schietto e, per certi versi, caustico sulla direzione intrapresa dal club rossonero, in particolare soffermandosi sugli ultimi movimenti di mercato e sulla gestione tecnica. Le sue parole, dense di critica costruttiva ma anche di un velo di amarezza, offrono uno spaccato interessante su come un occhio esperto e legato alla tradizione milanista percepisce le scelte attuali.
L’arrivo di Luka Modric a Milanello è senza dubbio un colpo di mercato che ha fatto sognare molti tifosi. Serena non nega il valore del campione croato, ma la sua analisi si concentra più sull’impatto che un giocatore di tale calibro dovrebbe avere sui talenti emergenti. “Il Milan lo ha preso con Ricci”, sottolinea Serena, riferendosi al giovane centrocampista. “Ricci mi piace nel corto e deve migliorare nel passaggio lungo. Avere accanto uno come Modric può farlo crescere.” Qui emerge la prima critica velata: Modric è un’opportunità di crescita, ma la sensazione è che il Milan non stia pianificando con lungimiranza lo sviluppo dei suoi giovani. L’accento viene posto sul “può farlo crescere”, quasi a indicare che il potenziale c’è, ma la sua realizzazione dipenderà da una programmazione chiara, che per Serena sembra mancare.
Un altro punto dolente per Serena è l’esperimento tattico di Massimiliano Allegri, il nuovo allenatore del Milan, che vede Rafael Leao impiegato come attaccante centrale. “Magari l’esperimento di Allegri con Leao centrale pagherà, ma io parlo di programmazione”, ribadisce con fermezza l’ex bomber. Questa affermazione è il cuore della critica di Serena. Non si tratta di bocciare a priori una scelta tecnica, ma di evidenziare una presunta mancanza di visione a lungo termine. La parola “programmazione” risuona come un monito, un’esigenza imprescindibile per un club che ambisce a tornare ai vertici. Sembra quasi che, agli occhi di Serena, il Milan stia navigando a vista, cercando soluzioni estemporanee invece di costruire su solide basi.
Le critiche di Serena si estendono anche alle scelte di mercato più recenti. Il caso di Francesco Camarda, giovane promessa del vivaio rossonero, è emblematico: “Camarda è forte, ma è stato mandato a Lecce”. Questa decisione, unita all’acquisto di Gimenez per 30 milioni di euro a gennaio, viene interpretata come una mossa dettata più dalla necessità di placare gli animi dei tifosi che da una strategia coerente. “Aver speso 30 milioni a gennaio per Gimenez è stato un contentino per il pubblico”, sentenzia Serena, suggerendo che il nuovo direttore sportivo del Milan, Igli Tare, debba orientarsi verso acquisti più mirati e funzionali a un progetto.
La conclusione di Serena è un appello accorato a un ritorno alle radici, alla saggezza di chi il Milan lo ha vissuto e amato profondamente. “La squadra deve essere data a chi ci ha giocato e porta avanti una tradizione: chi meglio di Sartori, che negli ultimi 20 anni è stato lucido, attento e innovativo?”. L’allusione a Giovanni Sartori, stimato dirigente nel mondo del calcio, è un chiaro segnale di come Serena veda la necessità di affidare le redini del club a figure con una comprovata esperienza e, soprattutto, una profonda conoscenza delle dinamiche e dei valori milanisti. In un contesto in cui il Milan cerca di reinventarsi con il nuovo corso targato Allegri e Tare, le parole di Aldo Serena risuonano come un importante richiamo alla programmazione, alla tradizione e a una visione chiara per il futuro.