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·12 June 2024

Prezzi, servizi e posti premium: la strategia del Milan per gli abbonamenti

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Ripartire da una certezza per costruire il Milan del futuro. Il club rossonero punta forte sul proprio pubblico e si prepara a lanciare oggi la campagna abbonamenti in vista della stagione 2024/25. «Unisciti alla classe del 125», è il claim che accompagna la corsa ai 41.500 posti (questo il tetto massimo previsto) messi a disposizione della società e che strizza l’occhio al 125° anniversario del Milan, che sarà celebrato a fine anno.

I prezzi degli abbonamenti per la Serie A 2024/25

Una campagna abbonamenti che vuole valorizzare lo zoccolo duro dei tifosi presenti nei settori più popolari – il core business del club –, ma che non rinuncia a spingere sui posti premium, fondamentali in termini di ricavi, sviluppando prodotti propedeutici alla migrazione verso un nuovo stadio. I prezzi delle sottoscrizioni cresceranno in media del 19% rispetto al 2023/24, ma con un distinguo importante da fare tra le zone popolari (dal secondo verde al secondo blu, con un incremento tra 1,5 e 2,5 euro a partita) e i posti VIP, che subiranno gli aumenti più rilevanti.


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Si va così dai 300 euro del secondo anello verde e dai 310 euro del secondo anello blu (rispettivamente in crescita di 40 e 30 euro) ai 3.700 euro per la tribuna d’onore rossa, in aumento di 550 euro. L’idea è quella di mettere al centro il tifoso, fondamentale per la società e complementare al business dei posti premium, racchiusi nell’offerta “Club 1899”.

I posti pemium e l’attenzione per i settori popolari

Dal pre-pandemia ad oggi la proposta si è arricchita passando da 1.000 a 4.000 posti a disposizione e da nove a 29 prodotti in vendita per il pubblico (tra servizi interni ed esterni allo stadio). Una crescita – quella dei posti che in passato erano definiti corporate – fondamentale anche nel percorso per arrivare all’obiettivo dei 10.000 posti di questo tipo, possibilmente con la costruzione del nuovo stadio a San Donato (ma nelle idee anche grazie a strutture aggiuntive al Meazza, soluzioni che il club sta valutando).

Questi posti nelle idee del Milan, proiettandoci sul progetto del nuovo stadio, dovranno arrivare a generare da soli ricavi netti superiori a quelli derivanti dal resto dei settori, quelli definiti “popolari”. Un obiettivo tutt’altro che irraggiungibile, considerando che in questo momento storico il 4% dell’inventario stadio genera il 25% del budget complessivo. Da qui l’interesse per il prodotto premium, ma senza penalizzare gli altri settori.

E proprio a proposito del pubblico più “caldo”, il cuore del tifo milanista, l’idea in prospettiva è quella di mantenere prezzi sostanzialmente stabili e di fornire al pubblico servizi collaterali (sui quali ci sarà libertà di scelta sull’eventuale acquisto), in modo da non gravare eccessivamente sulle tasche degli appassionati. Un modo per sviluppare nuove linee di ricavi, tutelando il proprio zoccolo duro.

Il futuro tra secondary ticketing e più attenzione ai big match

In ottica futura – mentre si sta ancora lavorando ai mini abbonamenti per la nuova Champions League –, maggior attenzione sarà posta infine alla tutela delle partite più importanti e al tema del secondary ticketing. Sul primo punto, l’idea è quella di applicare dei blocchi a determinate partite impedendo il trasferimento dell’abbonamento, per evitare situazioni come quella che si è creata nel derby Scudetto della passata stagione.

Sul secondo fronte, invece, è emersa l’idea di una piattaforma per la rivendita interna degli abbonamenti, in modo da combattere appunto il “secondary ticketing”. Del resto, il no-show medio degli abbonati nella scorsa stagione (ovvero le assenze di chi ha un abbonamento durante le sfide della stagione) è stato del 20%, dato che viene considerato fisiologico, ma che lascerebbe spazio a un’operazione di questo tipo.

Insomma, nelle idee del Milan San Siro sarà sempre più “ottimizzato” e tutte le novità saranno chiave nell’ottica di un trasferimento nel nuovo stadio. Tutto ciò senza dimenticare il pubblico internazionale, che occupa mediamente 12.000 posti a partita. Un dato particolarmente alto, che vede ai primi posti spettatori provenienti da Francia (6%), Regno Unito (4%) e Germania (3%).

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