Possibile ritorno in Serie A: salgono le quotazioni di Thiago Motta per la panchina, le ultime | OneFootball

E' calato il sipario sulla stagione e diversi sono i cambiamenti all'orizzonte per diverse squadre della Serie A, anche perché sono svariate le compagini non soddisfatte di quanto fatto durante la stagione appena conclusa. Non è ovviamente questo il caso del Bologna, fresco di successo in Coppa Italia con tanto di parata per festeggiare. Tuttavia un ex rossoblù potrebbe però fare ritorno in panchina in Serie A: stiamo parlando di Thiago Motta, il quale non è riuscito a replicare alla Juventus quanto di buono fatto sotto i Portici.

In merito al futuro del tecnico fornisce ulteriori dettagli la Gazzetta dello Sport. Cerchiamo di fare chiarezza.

Salgono le quotazioni di Thiago Motta per la panchina: i dettagli

Infatti come riferisce la rosea non è certo un segreto che il Milan dopo il deludente anno voglia ripartire quanto prima e tornare a vincere. Per farlo serve però la guida giusta, ovvero l'allenatore che possa esaltare le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Tra i nomi che si sono avvicendati per la panchina del Milan vi sono quelli di Vincenzo Italiano, il quale sta trattando il rinnovo con il Bologna, e quello di Max Allegri, da tempo in orbita Napoli. Ecco che quindi si possono aprire piste alternative, che come si apprende, porterebbero anche a Thiago Motta. La pista che porta all'ex Bologna e Juventus sarebbe quella più viva tra le alternative.

Thiago Motta era un profilo che piaceva già dalla passata stagione ai rossoneri, alla ricerca del post Pioli. Tuttavia la Juventus bruciò la concorrenza e i meneghini virarono su Lopetegui prima e Fonseca poi (scelta definitiva).

Thiago Motta a colloquio con Kenan Yildiz (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images Via OneFootball)

Thiago Motta-Milan: insieme per ripartire?

Le due parti quindi chiaramente deluse per l'andamento delle rispettive stagioni potrebbero così cercare di rilanciarsi insieme e ripartire. Il Milan per tornare a far valere il proprio blasone e il tecnico per dimostrare che il periodo a Bologna non è stato solo una parentesi.