Milannews24
·8 June 2025
Pioli, l’ipotesi Nazionale italiana cresce: l’ex Milan è in ballottaggio con lui, Spalletti a rischio

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·8 June 2025
Nel caso in cui il CT della Nazionale italiana, Luciano Spalletti, dovesse lasciare il suo incarico, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) si troverebbe di fronte a una scelta cruciale per guidare la squadra in un momento delicato. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il quadro attuale vede una lotta a due per la successione, con Stefano Pioli in leggero vantaggio su Claudio Ranieri.
L’opzione Pioli, ex Milan, appare allettante per diverse ragioni. Il tecnico, attualmente in Arabia Saudita, non disdegnerebbe un ritorno in Italia, nonostante alcune possibili complicazioni legali legate al suo attuale contratto. La sua esperienza e la capacità di lavorare sotto pressione, dimostrata alla guida di squadre di alto profilo, lo renderebbero un “guaritore” ideale per una Nazionale che necessita urgentemente di ripartire, come si sottolinea nell’articolo: “all’Italia serve ora un guaritore, uno bravo nel reparto di terapia intensiva. I progetti vengono dopo.” In un contesto in cui la priorità è rimettere in sesto la squadra e affrontare le sfide imminenti, la sua mentalità pragmatica e orientata ai risultati potrebbe essere la chiave.
D’altra parte, la candidatura di Claudio Ranieri, figura iconica del calcio italiano e particolarmente legato alla Roma, presenta una serie di complessità. Sottrarre Ranieri alla società giallorossa, che ha puntato molto su di lui come “salvatore” in un momento di crisi, potrebbe generare attriti e malumori con un club di primissimo piano. La Gazzetta dello Sport evidenzia questo potenziale conflitto di interessi, che la FIGC dovrebbe considerare attentamente per evitare di incrinare i rapporti con una delle sue maggiori componenti. Nonostante la sua indubbia esperienza e la capacità di motivare i giocatori, il suo possibile ingaggio potrebbe avere ripercussioni negative sul fronte dei rapporti istituzionali.
Al di là della scelta del singolo tecnico, l’articolo della Gazzetta dello Sport solleva una questione fondamentale per il futuro del calcio italiano: la necessità di un nuovo e più solido rapporto tra la Nazionale e i club. La pressione derivante dagli impegni di Champions League e dalle altre competizioni europee rende la “maglia azzurra un peso” per le squadre, compromettendo la piena disponibilità dei giocatori e la possibilità di una programmazione a lungo termine.
Il giornale sottolinea l’urgenza di un dialogo periodico e strutturato tra la FIGC e i grandi club italiani – Juventus, Inter, Milan, Roma e Napoli in primis. Senza un “canale periodico di dialogo e programmazione”, che superi la mera gestione delle convocazioni e del calendario, il rischio è che “l’Italia vada in malora si trascina tutto”. L’attuale approccio, che affida le questioni al “buon cuore del ct e al calendario di Champions”, è insostenibile e mina le fondamenta del calcio nazionale.
In sintesi, la Gazzetta dello Sport dipinge un quadro in cui la scelta del prossimo CT è solo la punta dell’iceberg. L’urgenza è trovare un leader capace di rimettere in sesto la Nazionale, ma il vero “progetto” per il futuro del calcio italiano passa necessariamente attraverso una riforma strutturale del rapporto tra la Federazione e i club, per garantire che gli interessi della Nazionale non siano più visti come un ostacolo, ma come parte integrante e fondamentale del successo complessivo del calcio italiano.