Inter News 24
·18 August 2025
Pio Esposito si racconta: «Vi svelo come è nata la mia esultanza, ho un sogno da realizzare. Gol al River? C’è una cosa da notare»

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·18 August 2025
Pio Esposito ha parlato a Dazn della sua esperienza all’Inter.
INFANZIA – Castellammare di Stabia è il mio luogo di nascita, sono molto legato alle mie origini. Ci ho vissuto fino a 6 anni, poi mi sono trasferito a Brescia per inseguire il sogno del calcio. Appena ho un attimo di tempo ci tengo molto a tornare dalla mia famiglia per non dimeticare le mie origini.
TRASFERIMENTO – La foto di quando ci siamo trasferiti a Brescia, pronti a provare questo sogno con questa passione che ci ha trasmesso nostro padre. Eravamo tutti e tre piccoli ma il nostro unico pensiero era il pallone e abbiamo avuto il privilegio di giocarci questo sogno. Ho con entrambi i fratelli un bellissimo rapporto, qualche discussione in più con Salvatore perché siamo stati per due anni compagni di squadra a La Spezia. Con Seba ci troviamo benissimo, parliamo sempre di come va la stagione. Ci seguiamo e ci diamo sempre la spinta per andare più forte.
ARRIVO ALL’INTER – Sono arrivato all’Inter a 9 anni, in questa foto ero al mio primo anno. Era il gol in una semifinale di un torneo a Comacchio contro il Torino. Avevo come mister Davide Aggio che mi ha trasmesso principi e valori dell’Inter. Ci teneva spesso a dirci che all’Inter sei nell’élite e bisogna avere una mentalità vincente.
PRIMAVERA CON CHIVU – Qui sono in U19, la Primavera con Chivu allenatore. Dopo sei mesi in cui non stavamo andando molto bene abbiamo cambiato un po’ di cose e il mister mi ha dato la fascia di capitano, a Cagliari, dove il capitano mancava. Ho fatto tripletta, abbiamo vinto 3-2 e da lì me l’ha lasciata fino a fine campionato. Una responsabilità che mi ha fatto crescere molto e diventare grande. Non smetterò mai di ringraziarlo anche per questa opportunità.
MIGLIOR GIOVANE – Sono al Gran Galà del calcio per il premio come miglior giovane del torneo, il primo riconoscimento personale. Un’emozione grande per me. I due anni a La Spezia sono stati fondamentali per la mia crescita, due anni in cui ho avuto le mie prime volte: esordio e primo gol tra i pro, per cui ci tengo a ringraziare mister D’Angelo e tutti i compagni dello Spezia, tutte le persone che mi hanno fatto sentire a casa e prendere il volo, tornando a farmi vestire la maglia dell’Inter.
ESULTANZA – In questo portachiavi ci sono i bilancieri e i pesi che indicano l’esultanza di braccio di ferro. L’esultanza è nata con Petko Hristov, mio compagno a La Spezia. Dall’anno in Primavera a La Spezia ho avuto una trasformazione fisica su cui ho lavorato e lui era quello con cui mi fermavo tutti i giorni in palestra dopo l’allenamento. Da lì ho deciso di fare per la prima volta l’esultanza in Spezia-Venezia e da lì l’ho tenuta.
GOL AL RIVER PLATE – In questa foto ho il premio Mvp contro il River Plate, al primo gol con questa maglia. Faccio fatica a realizzare, è particolare per me. Un’emozione incredibile, se vedete quando esulto dopo il gol c’è un momento in cui sono spaesato. Fa capire quanto sia stata un’emozione fortissima. Per me tornare qui è un sogno che si avvera.
NUMERO – Qui si vede il numero 94, ho scelto questo perché il mio rione di Castellammare è denominato Ciceron 94, è stata una dedica al quartiere e al campetto dove siamo cresciuti coi miei fratelli, lì è iniziato tutto.
SOGNO – La maglia azzurra è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a pallone. Ora è un sogno che voglio realizzare.