Pagine Romaniste
·8 January 2025
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·8 January 2025
La Gazzetta dello Sport – Il calcio vissuto sulle montagne russe. Basta una partita, un gol, un derby vinto e i giudizi di tifosi, ambiente e critica cambiano “da così a così”. Tutto si dimentica, tutto si perdona, tutto ricomincia. Mutano i giudizi, le prospettive, il futuro: chi aveva le valigie pronte deve restare o è addirittura pronto a firmare il rinnovo, chi veniva fischiato ora è acclamato, chi era accusato di scarso impegno e rendimento scadente torna ad essere un fuoriclasse imprescindibile.
A Roma per tante settimane Lorenzo Pellegrini è stato fischiato per le tante prestazioni deludenti, considerato un traditore di allenatori (una grande sciocchezza…), invitato ad andarsene e non degno di vestire la fascia di capitano che fu di Totti e De Rossi. Lo stesso Ranieri lo ha tenuto spesso in panchina perché non lo vedeva sereno e in grado di reggere l’impatto emotivo.
Da lì le voci di mercato, l’interessamento di alcune squadre o la possibilità per la Roma di inserirlo come contropartita liberandosi del lauto ingaggi (circa sei milioni). Storia d’amore al capolinea. Poi Ranieri a sorpresa lo rilancia nel derby: Lorenzo, romano e romanista segna un 1-0 da favola e a fine partita lo ritroviamo osannato sotto la Sud. Il giorno dopo si scrive già che è fuori dal mercato e pronto a rinnovare.