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·17 May 2024
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Allegri può lasciare la Juventus già nella giornata di oggi. In attesa di novità da Torino, Pardo lo mette in parallelo con quanto fatto da Inzaghi all’Inter: il suo commento a Tutti Convocati su Radio 24.
IN USCITA – Per Massimiliano Allegri l’esperienza alla Juventus è ormai alla fine. La giudica Pierluigi Pardo: «Io penso che l’altro giorno ci sia stata la soluzione di un giallo, che aveva già un finale abbastanza chiaro ma che dalle 23 di mercoledì è emerso nella sua interezza. Oggi la Juventus deve capire che squadra farà, perché è buona ma a oggi non è sicuramente da scudetto o per fare buona figura in Champions League. È una squadra che, con tutto il rispetto, ha vinto con Hans Nicolussi Caviglia, Samuel Iling-Junior e Fabio Miretti che è entrato… Non credo che Carlos Alcaraz fosse nei pensieri di Allegri quando doveva contendere lo scudetto all’Inter».
IL GIUDIZIO – Pardo fa una valutazione generale: «Su Allegri ci vorrebbe l’unica cosa che manca, l’equilibrio. Non è stato sicuramente un equilibrio trionfale, le responsabilità non sono state tutte sue ma non è stato nemmeno un triennio trionfale. Ha avuto la penalizzazione, le scommesse, il doping. Ha fatto un discreto lavoro, non pessimo né straordinario: una via di mezzo. Poi si può discutere sul fatto che, da un allenatore così pagato, si esiga il salto di qualità fatto da Luciano Spalletti al Napoli. È un ragionamento che ci sta: che uno voglia che Allegri faccia come Simone Inzaghi all’Inter. Ma è stato trattato come se fosse un pirla, pur avendo fatto dei risultati dignitosi in campionato. Né clamorosi, né terribili. A oggi sono Inter e Juventus le squadre che hanno vinto trofei in Italia in questa stagione: speriamo ce ne siano altre».