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·31 January 2025
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L’allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di domenica con il Genoa. Di seguito le sue parole riportate da TMW:
“Vorrei aprire io ufficialmente la conferenza per dire che non risponderò a domande di mercato”.
Quanto è stato difficile lavorare questo mese con il mercato aperto? “È stato un mese difficile sotto il profilo dei risultati, ma le settimane sono sempre state le stesse. Come ho sempre detto, nelle difficoltà si cresce: questo è stato un mese molto formativo, la dimostrazione è stata la grande prova di carattere vista con la Lazio. Ci siamo preparati bene, conosciamo il momento e siamo pronti per affrontarlo.
Questa sqadra ha avuto difficoltà contro squadre più chiuse. Come avete preparato la sfida con il Genoa? “Ogni partita ha la sua storia, dobbiamo essere bravi a capire che partita sarà. La gara di domenica è quella più importante dell’anno, dobbiamo dare continuità alla bella prestazione con la Lazio, è la cosa più importante. Sarù una sfida complicata, affrontiamo una squadra in salute: nelle ultime 10 partite hanno fatto 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Questo fa capire il valore della squadra che affronteremo”.
Come sta Cataldi? “Danilo è ancora out, abbiamo due giorni per provare a recuperarlo. Colpani è reduce da quel colpo alla caviglia e non si è allenato col gruppo in settimana, mi auguro di poterlo recuperaro. In mediana dovrà essere bravo ad inventarmi qualcosa di diverso. Ci saranno Mandragora e Richardson, forse ci sarà qualche giocatore costretto ad adattarsi”.
Come vive Comuzzo questo periodo? “Pietro è un “giovane-vecchio”, è più maturo rispetto all’età che ha. Nessuno lo sposta, neanche le voci di mercato. È un ragazzo straordinario, ha un grande senso di appartenenza per questa maglia. Io lo ringrazio, stravedo per lui”.
Come stanno Gudmundsson e Beltran? “Hanno fatto una grande prestazione con la Lazio. Beltran ha un grande spirito di sacrificio, Gud sta crescendo ed avrebbe meritato il gol. Abbiamo ritrovato un giocatore straordinario”.
È arrivata la scintilla per Gudmundsson? “La scintilla è il risultato, ma la prestazione è stata ottima sotto tutti i punti di vista. La squadra aveva bisogno di una vittoria e l’ha ottenuta, ora dobbiamo confermarci”.
Pablo Marì è pronto? “È reduce da un infortunio, sta recuperando e non sarà convocato. Non è una cosa lunga, speriamo di averlo a disposizione il prima possibile”
La squadra ha mai perso l’entusiasmo, alla luce delle critiche esterne? “ll gruppo prima soffriva nel non raggiungere risultati che prima erano positivi. Le critiche sono sempre giuste se sono costruttive e se servono per crescere. Quello che ci ha dato fastidio sono state le falsità e le bugie e in tal senso credo che il gruppo abbia dato una grande risposto”.
Quale partita vorrebbe rigiocare di quelle che ha perso la Fiorentina di recente? “Tutte… ma se proprio devo dirne una, tolta quella di Bologna, dico quella con l’Udinese dove abbiamo fatto un ottimo primo tempo ma una ripresa con degli errori di concentrazione. Ma anche quella col Monza è stato un grandissimo passo falso da parte di tutti. Ma la nostra bravura è quella di archiviare e andare avanti, sempre. Per cui sono certo che rivedremo lo spirito di squadra ammirato contro la Lazio”.
Come sta vivendo questo momento Colpani? “La concorrenza fa bene in ogni ruolo e fa bene a tutti: alla squadra, al gruppo e anche a me, perché devo mettere in campo i giocatori che hanno dimostrato in settimana di poter scendere in campo. C’è bisogno di alzare il livello, ora viene il bello. Adesso dobbiamo accelerare e spingere tutti insieme, chi arriverà è per il bene delle Fiorentina”.
Crede che la ripresa di Roma sia stata di troppa sofferenza? I ragazzi sanno che si sono abbassati troppo e sono stati un po’ rinunciatari, ma sanno che era un momento delicato e che volevano arrivare al risultato. Questo è un valore aggiunto, perché volevano portare a casa il risultato. La strada per portare a casa la vittoria non è quella, ma bisogna anche capire il momento. Noi ne abbiamo parlato ed abbiamo lavorato per migliorare”.
Ikoné? “Gli ho dato tanto amore e tanta fiducia, ho cercato di tirare fuori il meglio da lui. A volte ci sono riuscito, altre volte no. Poteva dare qualcosa in più, quando un ragazzo va via a gennaio mi dispiace, perché la considero come una mia sconfitta perché vorrei far esprimere i ragazzi al 100%. Lo ringrazio per quello che ha datto e gli auguro il meglio”.
Il fatto di dover assemblare una squadra nuova dopo gennaio sarà difficile? “Tanti cambiamenti creano sicuramente delle difficoltà. Assemblare una squadra con tanti giocatori nuovi non è facile, cerco di fare del mio meglio. Chi arriverà dovrà essere bravo ad integrarsi in un grandissimo gruppo di ragazzi straordinari. I ragazzi ci credono e vogliono portare la Fiorentina il più in alto possibile”.
Matias Moreno può fare il terzino destro? “Lo sta facendo in allenamento e la sta facendo alla grande. Nasce come terzo di desto, ora con la partenza di Kayode sta lavorando da terzino. Può giocare in quella posizione, seppur con altre caratteristiche”.
Valentini? “Finché lo avrò a disposizione, potrà avere la sua opportunità. Lui arriva da un periodo in cui non ha giocato… vediamo cosa accadrà nei prossimi giorni di mercato”.