Calcionews24
·30 June 2025
Pagelle Inter-Fluminense, I Top e i Flop del match

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·30 June 2025
I voti, i TOP e i FLOP del match valido per gli ottavi di finale del Mondiale per Club 2025: pagelle Inter-Fluminense.
Una lezione brasiliana a Charlotte. Il Fluminense impartisce una severa punizione a un’Inter irriconoscibile, imponendosi per 2-0 e staccando il pass per i quarti di finale del Mondiale per Club. I nerazzurri pagano un approccio molle e disattento, subendo gol dopo appena due minuti da Cano e non riuscendo quasi mai a reagire con convinzione. La squadra di Chivu, ha sofferto per tutta la gara la qualità del palleggio e le iniziative di un Fluminense superiore tatticamente e tecnicamente, con Arias a tratti imprendibile. Nella ripresa, un forcing generoso ma confuso ha prodotto un palo e una traversa, prima che il gol di Hércules nel recupero chiudesse definitivamente i conti, certificando un dominio meritato per i brasiliani.
JHON ARIAS (Fluminense) È il genio che accende la fantasia del Fluminense e manda in cortocircuito il sistema difensivo dell’Inter. Danza sul pallone con una qualità superiore, alternando la posizione di ala e trequartista e risultando per lunghi tratti illeggibile. Dal suo spunto sulla destra nasce il cross, deviato da Bastoni, che porta al gol di Cano. Al 29′ sfiora il raddoppio con un tiro velenoso che Sommer respinge a fatica. Nella ripresa, al 61′, solo un capolavoro del portiere svizzero gli nega un gol a giro quasi certo. Ogni volta che tocca palla crea superiorità numerica e semina il panico. Imprendibile.
LAUTARO MARTÍNEZ (Inter) L’ultimo ad arrendersi, il capitano che prova a suonare la carica anche mentre la nave affonda. Nel secondo tempo è l’anima di ogni iniziativa offensiva: prima serve a De Vrij un assist che andava solo spinto in porta, poi si mette in proprio e in un minuto costringe Fábio a un miracolo d’istinto col piede e subito dopo colpisce un palo clamoroso con un sinistro velenoso. Nel recupero apparecchia per Dimarco la palla che si stamperà sulla traversa. Lotta, si sbraccia e crea pericoli dal nulla. Indomito.
RENÊ (Fluminense) In una serata di eccellenza collettiva, è difficile trovare un vero flop. La sua prestazione, tuttavia, è macchiata da un’ingenuità che costerà cara al Fluminense nel prosieguo del torneo. Al 35′ rimedia un cartellino giallo per un fallo su Barella che, essendo in diffida, gli farà saltare i quarti di finale. Un’ammonizione evitabile che priva la sua squadra di un titolare. Meno appariscente di altri compagni, ha vissuto una serata di ordinaria amministrazione, ma quel cartellino pesa. Ingenuo.
STEFAN DE VRIJ (Inter) Simbolo e sintesi della serata da incubo della difesa nerazzurra. Sul gol che sblocca la partita dopo due minuti, perde un contrasto molle da cui si origina l’azione vincente di Arias e Cano. Appare costantemente in ritardo e in affanno contro la mobilità degli attaccanti brasiliani. La sua prestazione negativa raggiunge l’apice al 68′, quando, su una sponda perfetta di testa di Lautaro, si divora un gol colossale calciando fuori a un metro dalla porta sguarnita. Un errore che pesa come un macigno e che ha spento le speranze di rimonta nel miglior momento dell’Inter. Assente.