Okoye indagato per truffa, caso alla Procura FIGC: rischia fino a 4 anni di stop | OneFootball

Si prospettano giorni complicati per il portiere dell’Udinese e della nazionale nigeriana Maduka Okoye. L’estremo difensore è infatti indagato dalla Procura di Udine per truffa in concorso a danno di un bookmaker, in relazione a flussi anomali nelle scommesse sulla partita Lazio-Udinese del campionato di Serie A 2023/24, giocata all’Olimpico l’11 marzo 2024.

Tutto nasce dalla registrazione di tali flussi sul verificarsi dell’ammonizione del portiere, quotata nelle agenzie di scommesse 8 volte la posta, molto alta. Alla fine, erano state registrate scommesse che avevano portato a vincite superiori ai 120mila euro, per la maggior parte conseguenti a giocate effettuate presso punti fissi in provincia di Udine.

Secondo gli investigatori – ricorda La Gazzetta dello Sport – ci sarebbe stato un accordo preventivo tra il portiere, ammonito poi per perdita di tempo al 63’, e uno degli scommettitori indagati, da cui sarebbero state generate le crescenti scommesse effettuate anche da due ulteriori scommettitori, a loro volta indagati per concorso nella truffa.

Le indagini — condotte dalla Squadra mobile di Udine, il Nucleo centrale della Polizia dei giochi, il Servizio Centrale Operativo e la Sisco di Trieste — hanno fatto emergere una presunta combine. L’attenzione si sposta ora sul fronte sportivo. Il fascicolo in Procura federale è aperto già da mesi. Ora Giuseppe Chinè dovrà capire se si configuri o meno il temuto illecito sportivo.

Se Fagioli e Tonali sono stati infatti puniti per scommesse su partite estranee alle loro (tranne quella dell’ex rossonero che però puntava sul Milan vincente), Okoye rischia di essere sanzionato per aver alterato il corso di una partita. La pena? Da uno a 4 anni. E Chinè cercherà anche di capire se qualcuno tra i compagni fosse a conoscenza del presunto accordo o se qualcosa di simile sia avvenuto prima o dopo la gara con la Lazio.