Lazionews24
·16 July 2025
Oddi non ha dubbi: «Lotito e Sarri? Hanno bisogno di sfruttare meglio quel fattore per la Lazio»

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·16 July 2025
Giancarlo Oddi, ex difensore e bandiera della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radiosei per commentare la manifestazione organizzata dai tifosi biancocelesti contro la gestione del presidente Claudio Lotito. Le sue dichiarazioni offrono uno spaccato sincero e diretto del momento che sta attraversando il club, toccando temi delicati come il rapporto tra società e tifoseria e la scelta tecnica di richiamare Maurizio Sarri.
Parlando della protesta andata in scena nei giorni scorsi, Oddi ha spiegato: «Manifestazioni come questa sono diventate normali per noi. Tanti tifosi sono scesi in piazza e credo che ci dovrebbe essere maggiore dialogo con il presidente. È brutto che ci sia questo clima. Il presidente in primis non è troppo vicino alla tifoseria».
Parole che puntano dritto al cuore del problema: il distacco percepito tra Lotito e il popolo laziale. Secondo Oddi, la mancanza di una comunicazione diretta e trasparente ha contribuito ad alimentare un clima di freddezza e sfiducia. La figura di Lotito, pur riconosciuta per la sua gestione economica solida, continua a generare polemiche e divisioni tra i sostenitori del club.
L’ex giocatore ha poi detto la sua sul ritorno di Maurizio Sarri, richiamato in ritiro per guidare la preparazione estiva della squadra: «Sarri pensavamo potesse essere l’allenatore migliore in questo momento e credo sia davvero così. La preparazione è importantissima. Farla qui è un discorso, farla altrove è un altro. Ci sono diversi dettagli da valutare, ma conta comunque partire bene».
Oddi ha espresso fiducia nelle capacità di Sarri, ritenuto ancora oggi l’uomo giusto per rilanciare la Lazio. Tuttavia, il messaggio resta chiaro: senza una sinergia tra tecnico, squadra, tifosi e soprattutto presidenza, i risultati rischiano di essere compromessi.
Il ruolo di Lotito, quindi, rimane centrale non solo nella gestione societaria, ma anche nella ricostruzione del rapporto con una tifoseria sempre più esigente e delusa. La contestazione non nasce da un episodio isolato, ma da un malessere accumulato negli anni, che oggi richiede risposte, presenza e un cambio di atteggiamento.
Perché per costruire una Lazio vincente, il primo passo deve partire da chi la guida.