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·24 November 2024
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Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Verona-Inter parliamo della prestazione di Joaquin Correa.
SCELTA FONDAMENTALE – Inzaghi per la sua formazione di Verona-Inter ha optato per una scelta forte: rilanciare da titolare Joaquin Correa. Una scelta non banale per un giocatore rimasto in rosa per fare la quinta opzione offensiva solo in campionato, e che fino a quel momento aveva messo insieme solo tre presenze per 38 minuti complessivi. Eppure una scelta ben ponderata. Diventata chiave nella vittoria finale.
MOVIMENTI CHE SCOMBINANO – Correa è stato schierato in attacco in coppia con Thuram. Con un’idea precisa: agire alle spalle, a supporto del francese, venendo incontro e cucendo il gioco. Quasi come un centrocampista avanzato, chiamato però poi a presentarsi in area. Questa è la sua heatmap presa da Sofascore
Risulta evidente come il Tucu abbia assolto ai suoi compiti. L’argentino è stato bravo a galleggiare tra le linee, togliendo alla folta difesa del Verona un punto di riferimento. E creando così un problema alle marcature degli avversari, che non sapevano come andarlo a prendere come si vede nei primi due gol. Come si diceva, una scelta specifica di Inzaghi. Che non a caso ha detto e ripetuto che il suo numero 11 avrebbe giocato anche in caso di disponibilità di Lautaro. Una scelta tattica che è risultata decisiva grazie alla prestazione monstre dell’argentino.
IMPATTO TOTALE – Questa è la mappa dei suoi tocchi presa da Whoscored:
Correa ha messo insieme 45 tocchi, a conferma della sua bravura nel farsi vedere leggendo gli spazi. I passaggi sono 35, di cui 30 realizzati (86%), 19 in avanti e 9 sulla trequarti (quarto della partita). Con questi ha prodotto 3 passaggi chiave, 3 occasioni da gol, 2 grandi chance e 2 assist per le reti del 2-0 e del 5-0. Poi ha saputo anche dare presenza in area: 3 tiri, con un gol e due traverse colpite. Ma attenzione al suo lavoro fisico. Il Tucu ha 4 recuperi, 3 duelli a terra vinti su 4, 3 falli subiti e ha chiuso come terzo per km percorsi con 11.016. Una prova di impatto totale.